Sono nuovamente nudo. Sì, perché quando un’artista decide di esporre le sue opere al pubblico, si spoglia dei suoi vestiti, della sua pelle, dei suoi tessuti e rende visibile allo spettatore la sua anima.
Le opere in esposizione dal 16 maggio presso i locali di Maison Musique di Rivoli, sono lo specchio della mia anima. Mi sono interrogato sul concetto di spazio e delle sue categorie di pieno e di vuoto, riscontrando, nella presenza discreta del colore sullo sfondo buio del nero pece, l’intima relazione tra la paura psicologica delle barriere e degli ostacoli lungo il percorso del vivere quotidiano e la volontà di affrontarla, sconfiggerla.
Mi sono spogliato e mi sono confessato. La modestia, l’umiltà con la quale continuo il mio percorso deve lasciare spazio, a volte, alla presunzione. Presunzione di non sentirsi solamente un numero, un dato statistico, un documento d’ identità.
Luis Sepulveda, in un suo saggio intitolato Il potere dei sogni scrive: “ Se non siamo audaci, che non è sinonimo di irresponsabili, se non siamo terribilmente audaci con i nostri sogni e non crediamo in loro fino a renderli realtà allora i nostri sogni appassiscono, muoiono e noi con loro “.
Questo è il motivo per il quale dipingo, è il motivo per il quale dal 16 maggio le mie opere saranno fruibili agli occhi ed al cuore degli spettatori.


Mauro Franco