Giovedì 28 settembre alle ore 18.00 si inaugurano all’Accademia d’Arte due nuove interessanti mostre. Si incrocieranno infatti tra le stanze della Pinacoteca in un nuovo stimolante confronto, la poesia visiva di Mauro Pispoli e l’iperrealismo molecolare di Leonardo Melchionda, nel penultimo appuntamento del progetto “Incontemporanea/Pinacotecaperta”.



Mauro Pispoli, grafico di culto della scena artistica fiorentina, si presenta al pubblico con una personalissima mostra dal titolo “La vita è un viaggio”. E' la prima solo exhibition di un creativo che ha fatto della sperimentazione su linee, colori e materiali il proprio lavoro quotidiano.



Saranno visibili una serie di opere realizzate a partire dalla fine degli anni '80, incentrate sulla relazione spiazzante tra immagine ed espressione linguistica, una sorta di attuale declinazione della Poesia Visiva. L'amore per l'arte pop e il gioco dadaista, unito a una pratica manuale di lavoro e ad una profonda conoscenza della resa visiva dei più diversi supporti cartacei, è alla base di creazioni vivaci d'ispirazione diversa. Sono opere che manifestano una filosofia ludica, che prevede la trasformazione della realtà e la comunicazione con mezzi apparentemente semplici e immediati.

Il percorso, che terminerà domenica 22 ottobre, conduce il visitatore fino ai recenti oggetti di moda che esplodono dimensionalmente e coloristicamente creando un surreale magazzino delle meraviglie.



In contemporanea alla mostra esce un volume che raccoglie le creazioni e i progetti più importanti degli ultimi 10 anni, dalle collaborazioni, tra gli altri, con Maurizio Nannucci, Mimmo Rotella e Paolo Masi, per la realizzazione di cataloghi e pieghevoli, ai progetti d'immagine integrata per Colors of California, fino al lavoro collettivo di raccolta d'immagini in giro per il mondo con l'onnipresente brand “Mauro Pispoli Immagine e Comunicazione”.

Un libro che è un viaggio nel mondo visionario e composito di un ricercatore instancabile, di un visual designer che ha lavorato con importanti agenzie, case editrici e musei, in esplorazione continua nei territori intersecanti dell'arte e dei media.



Accanto a racconto visivo di Pispoli, saranno declinate le metamorfosi di Leonardo Melchionda. Ricercatore appulo-toscano, firmatario unico del movimento “Chiasmatico” e di altre ideazioni, Melchionda conta 60 personali dal 1968 a oggi. Sue opere sono collocate nella Pinacoteca del Vaticano e nelle Collezioni Reagan, Gorbaciov e Maradona. Il suo linguaggio cromo-chimico incontra con notevole empatia l’attuale diffusa cultura olistica, che vuole ogni particella legata a doppia mandata con l’esterno e l’interno della struttura dell’universo. Il tutto in una continua, subitanea metamorfosi. Una strada interpretativa che va alla ricerca dei primordi nucleici del colore. E lo fa attraverso melanges psico-narrative, vere e proprie interazioni pulsionali del colore lasciato in balia di leggi che non hanno più niente di razionale, che sembrano divertissement, ma che in realtà vogliono essere fotogrammi della vita che sfugge all’occhio nudo. Le opere di Melchionda saranno esposte sino al 12 ottobre.