Inaugura Sabato 26 febbraio 2011 l’affascinante mostra bi-personale POP STARS dedicata a due artisti bresciani, Max Bi e Olindo Bottura: un’interessante anteprima sul territorio dedicata ai linguaggi espressivi di due rappresentanti della ricerca artistica contemporanea, in uno spazio espositivo affascinante ed amato della Città, la Sala dei Santi Filippo e Giacomo.
Una mostra aperta al pubblico di addetti al settore e di appassionati, attentamente studiata nella selezione delle opere e nel concept curatoriale.
Due le anime della mostra, due i percorsi di senso che si intersecano e confrontano fin dal titolo di questo progetto espositivo unico nel suo genere: POP rimanda immediatamente al panorama delle ricerche degli anni Sessanta, quando gli artisti iniziavano a rivolgersi alla realtà quotidiana, POPolare, alla ricerca di nuove immagini e di nuove iconografie con le quali raccontare l’incalzante trasformazione della società e della cultura. Figlio spirituale di quell’epoca, Max Bi elabora a partire da quelle esperienze una ricerca creativa coerente che al contempo attinge all’informale materico, quello delle plastiche combuste e dei sacchi logori di storia di Alberto Burri. Il risultato è nell’opera che Max Bi elabora da anni, dove la figurazione sfocia e si confronta nella materia, mentre volti e icone POPolari annegano e riemergono nella densa trama pittorica che s’aggrappa alla spessa superficie della juta, supporto “d’affezione” che caratterizza il suo linguaggio. Ma i soggetti dell’indagine creativa di Max Bi non sono solamente volti di personaggi noti, appartenenti al nostro immaginario popolare: la storia è l’altro grande protagonista, espressa in una ricerca che fa del TEMPO il parametro attraverso il quale raccontare vicende intime e universali, catturate negli occhi di una diva, avvertite nel sorriso di un pilota, sospese nell’espressione di un soggetto amato.
STARS: ovvero le stelle alle quali guarda la ricerca creativa di Olindo Bottura che nasce e si sviluppa attorno al desiderio dello SPAZIO, altro parametro dell’eterna riflessione dell’uomo, lo spazio cosmico dove s’agitano mondi altri ai quali le scienze e le tecnologie, pur continuando ad avvicinarsi, non riescono ad approdare. Ecco allora consegnata, all’artista del XXI secolo, la possibilità di immaginare ancora.
Bottura seleziona porzioni celesti, sceglie con cura costellazioni e galassie, pianeti e stelle, li riproduce accuratamente, con l’acume e la follia di un anacronistico amanuense, con la passione dell’astrofisico distorta e perduta nelle maglie della pittura. L’effetto è spaesante, onirico, suggestivo: difficile evidenziare riferimenti storici nel contemporaneo, la ricerca di Bottura può situarsi nei notturni moderni, dalle vedute del Settecento alle visioni romantiche di un Blake e di un Friedrich, alle allucinazioni nottambule di Van Gogh.
POP STARS: due ricerche a confronto, dense di spunti e di riflessioni che due artisti contemporanei offrono alla loro Città, invitandola ad aprirsi ai linguaggi ed agli stimoli creativi che l’arte, ancor oggi, sa offrire e suggerire.
A cura di Ilaria Bignotti