“La genuina complessità delle forme attraverso gli occhi di un artista”
di Bruna Rubichi (Architetto)

Essenza è verità. Il tocco visivo di un artista che con raffinata sensibilità esprime il suo punto di vista e lo mostra attraverso i suoi scatti. Musa indiscussa della produzione di Max Callari è la donna, còlta in attimi impressi sulla carta fotografica, testimonianza di protagonismo e fragilità. Una ricerca sperimentale testimoniata dall’ossessione per il dettaglio, da uno zooming sulla vita fatta di particolari, di cose, di oggetti che sono espressione manifesta di chi li vive. Un artista che fa della semplicità il proprio cavallo di battaglia.
Un modo attento e delicato di confrontarsi con i particolari. Un risultato emozionante quello della produzione di Callari. Un bianco e nero ricco di colori: le verità…le sue verità, che rendono questa produzione innovativa e piena di stimoli per chi l’osserva.

Breve biografia dell'artista
Massimiliano Callari è un grande appassionato con studi di Tecnica della Fotografia svolti all'Accademia di Belle Arti sotto la guida del fotografo Roberto Bossaglia.
Ha imparato anni fa a fotografare secondo i canoni tradizionali, oggi realizza i suoi scatti con fotocamera digitale reflex.
Considera l'arte fotografica un mezzo per esprimersi e le sue fotografie concetti, idee che avrebbe potuto tirare fuori anche attraverso un quadro o un disegno.
Ama osservare ed "accorgersi" di tutta la realtà che lo circonda.

Nasce nel cuore di Roma nel 1971.
Sin da piccolo manifesta notevoli attitudini artistiche che coltiva durante gli studi artistici superiori dai quali conseguono quelli di Scenografia svolti all'Accademia di Belle Arti di Roma. Sin dall'infanzia e durante gli anni della formazione seguendo l'intensa attività artistica paterna entra in contatto con artisti, critici, galleristi, esponenti del mondo dell'arte e della cultura. In età adulta, dopo varie esperienze professionali, decide di investire sulle proprie capacità, fonda e gestisce due gallerie, una vicino il MACRO e l'altra, successivamente, a Trastevere, nelle quali organizza mostre per pittori, scultori, fotografi, ma parallelamente inizia a riappassionarsi alla Fotografia, già studiata professionalmente all'Accademia sotto la guida del fotografo Roberto Bossaglia.