Due vite diversissime, quelle di Maxime Aloise Gibboni e di Anna Maria Angelini Chiarvetto e due età differenti ma un tratto in comune: il desiderio di sperimentare, di provare tecniche nuove.
La vita da solo comincia prestissimo per Maxime Aloise Gibboni; si svolge con mille avventure, esperienze, fatiche, quasi un romanzo. Eclettico nelle sue opere, sempre alla ricerca di nuove tecniche si esprime con linguaggi diversi da cui traspare costantemente una inesausta inquietudine.
Anna Maria Angelini Chiarvetto ha un vissuto diversissimo: iperprotetto nella gioventù ma pieno di sfide nel suo corso. Anch’ella ha viaggiato molto ed è una sperimentatrice: appena possibile affronta nuove tecniche. Conosciuta per le foto aniconiche, astratte, che ha esposto in molti luoghi in Italia e all’estero, ha pubblicato tre libri di poesie, lavora la creta, talvolta dipinge.
Un incontro all’americana che malgrado il “versus” della locandina non prevede un vincitore.

La mostra, allestita presso la sala mostre del Museo Archeologico del Finale, rimarrà visitabile fino al 6 gennaio 2013 con il seguente orario:
da martedì a domenica, dalle 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 17 – lunedì chiuso.

Inaugurazione sabato 10 novembre, ore 16.