Lo Spazio d’arte contemporanea (In)visibile a Cagliari e B&BArt Museo di arte contemporanea Italia - Colombia inaugurano la mostra RIDING di MEI ZIQIAN a cura di Bianca laura Petretto.

Si tratta di un appuntamento artistico, proposto all’interno di una collaborazione nazionale voluta da due strutture espositive all’avanguardia che promuovono e investono in giovani talenti con produzioni d’arte contemporanea.

Nello Spazio d’arte contemporanea (In)visibile di Cagliari i padroni di casa, Thomas e Bernhard Lehner, ospitano una mostra dell’ultima produzione artistica di Mei Ziqian. Un allestimento che propone opere di grande formato insieme a piccole pitture che sono legate da un videoarte girato in Cina, a Kunming, capoluogo della Provincia dello Yunnan. Lo spettatore entra nello spazio (In)visibile di Thomas e Bernhard Lehner e può vivere da protagonista un tragitto attraverso le opere in macro e in micro di fotopittura che indagano sulla “maniera” per raccontare storie di ordinaria quotidianità. Un piccolo viaggio tra le persone sconosciute, eppure simili a noi. Pedalare su un triciclo è una azione semplice che prevede uno sforzo e un rilassamento a seconda del tragitto. In questo modo il videoarte RIDING di Mei Zeqian è un’opera centrale, dinamica, che permette di guardare in soggettiva il personale incedere, una sorta di occhio che può scoprire un punto di vista differente su azioni universali che accomunano tutti gli uomini.

In una serata esclusiva, promossa da B&BArt Museo d’arte contemporanea e lo Spazio d’arte contemporanea (In)visibile a Cagliari, l’8 maggio 2010, a partire dalle ore 19,30 Thomas e Bernhard Lehner, promuovono l’arte contemporanea attraverso una mostra inedita di Mei Ziqian, artista internazionale che sperimenta l’arte pittorica e fotografica con un suo stile originale. Perennemente in viaggio tra i diversi continenti, in Riding tratta un tema a lui caro, quello del mondo fluido e solido.



Nella mostra i volti, le sagome, le atmosfere, i luoghi e le cose introducono aspetti del mondo liquido che guarda silenziosamente la realtà solida, caotica e rumorosa. Le memorie, l’umanità, le solitudini si trasformano e non hanno speranza, destinate a una distruzione sterile. I gesti divengono simboli di una morte che segna un nuovo ciclo, una nuova vita. Il silenzio, le macerie, le antiche sonorità forse possono permettere, in uno stato differente e trasformato, di guardare con occhi nuovi la realtà. Le immagini sono fatte per narrare e per stimolare il pensiero, per denunciare l’assurda incapacità di ascolto del mondo rumoroso; storie note, antiche e nuove, storie senza futuro, ma con la determinazione del cambiamento. Mei Ziqian prende in prestito l’idea di Fitzgerald: “bisognerebbe poter comprendere che le cose sono senza speranza e tuttavia essere decisi a cambiarle”, stando nella modernità.