La Regione Calabria è lieta di comunicare l'inaugurazione della mostra "Il Confine , Il Confino", giovedì 28 Novembre dalle ore 17 presso lo SPAZIO CALABRIA di Via Broletto a Milano. L'evento è promosso dall' Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, l'Associazione Culturale Magna Grecia e l'Associazione Culturale Leuco' con la collaborazione di Marta Toma, giovane critica d’arte.

Così si esprime Stefania Pennacchio, Direttore Artistico dell'evento e Presidente dell' Associazione Culturale Leucò:“Il titolo della mostra è un invito ludico a far coincidere territori fisici e confini interiori, limiti d' anima e corpo, emozioni portate allo stremo da coefficienti interni e/o esterni. Il corpo come confine o prospettiva finale del sentire. Inoltre fisiologica appartenenza ad un territorio che è frontiera, ma anche confino di ideali e pensieri.
Ecco che la parola passa a loro. Testimoni e sciamani. Eleganti e dissacranti celebratori delle nuove ritualità estetiche. Freddi chirurghi di un racconto contemporaneo, che da solo basta a farci sentire ai limite di un’Era, alla conclusione di una parabola oltre la quale non osiamo guardare. Abbiamo bisogno degli artisti, ultimi veri veggenti, ultimi veri portatori di un messaggio mistico.”

Melania AITOLLO (Reggio Calabria, 1982), si occupa di pittura, incisione, scultura e fotografia. Persegue una raffinata ricerca estetica sul corpo femminile, dove le trame del confine tra la nuda carnalità e la complessa interiorità dell'anima, si colorano di sangue e liquidi biologici testimoni della vita pulsante che scorre in essi.

Giulio MANGLAVITI (Reggio Calabria, 1982) è pittore e scultore completo ed equilibrato. Nel suo lavoro elegante ed essenziale, una continua tensione estetica e spirituale proietta la ritualità del segno nella prospettiva infinita dell’eterno spartito del tempo.

MOVIMENTOMILC è un duo di filmakers nato nel 2011 ad opera di Michele TARZIA (Vibo Valentia, 1985) e Vincenzo VECCHIO (Vizzini-CT, 1984), con l’intento di sondare il dialogo tra lo strumento cinematografico e le arti visive.
La peculiarità del loro lavoro risiede nella capacità di farsi portatori di nuovi codici estetici con la forza e l'essenzialità di un messaggio arcaico, in cui la materia buca lo schermo e diventa emozione plastica.