Melania ruba la sensuale incombenza del desiderio nascosto, dall’oscura mostruosità delle bambole di Bellmer pesca la morbosa attitudine di iniziarci ad una favola cupa in cui una natura evidente e vivida diventa il micro – set abitato dall’ostaggio sintetico, impostando così la regia come gesto per manifestare la ribellione contro il mondo degli adulti.



Marcello Carriero









Un'azione/forza che è liberazione da conflitti personali: contrasto tra impulsi dell'inconscio e la sfera della coscienza, desideri incompatibili. Una catarsi non solo per l'artista, ma per lo stesso spettatore.

Roberta Gianni













MELANIA CATTERUCCIA (Arezzo, 1978)

Nel 1998, dopo aver conseguito la maturità artistica ad Orvieto frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma, discute la tesi su: Il fotogiornalismo nell’età della guerra nel 2003.

Nel 2001 partecipa al 13° concorso fotografico Francesco Bertozzi, ed espone nella saletta Albertina, a Novara.

Nel 2002 partecipa al 7° premio Nazionale Maurizio Marchese ed espone alla galleria Cuba d’Oro di Roma (due foto segnalate dalla critica).

Nel 2003 partecipa alla 3° Rassegna Internazionale di Libro d’Artista al Museo della Casina delle Civette, Villa Torlonia, Roma. Lavora alla Press Photo per la band Baustelle. Pubblicazione della Press Photo su riviste del settore ex: Il Mucchio, Rumore.

Nell’Ottobre 2004 espone per la prima volta in una personale: Melania@Mikele curata da Francesca De Nicolò, a Roma.

Nel Marzo 2005 è selezionata fra i primi 4 artisti della regione Umbria per l’iniziativa Pagine Bianche d’Autore, Seat Pagine Gialle spa presieduta dal critico Luca Beatrice.

Nell’Aprile 2005 la sua seconda personale: Photo-Graphie 493/2000 curata da Roberta Gianni con un testo di Anna Cochetti presso Zoe Spazio Arte a Roma.

Vive e lavora ad Orvieto.