Melanie Gilligan - Capital & Therapeutic Basement

Melanie Gilligan è nata nel 1979 a Toronto, in Canada.
Le sue produzioni comprendono performance, video, installazioni, oggetti ed immagini, tuttavia è la scrittura la pratica centrale del suo lavoro. La sceneggiature è il fondamento da cui scaturiscono le sue performance ed i suoi video, ma la Gilligan utilizza le più svariate tecniche compositive, incluso la redazione di articoli, e la combinazione sperimentale di scrittura per fiction, narrativa e testi di canzoni.
Il progetto presentato nel seminterrato della galleria Franco Soffiantino è una video proiezione composta di tre parti. In esso il capitalismo contemporaneo è impersonato da una paziente che si sottopone ad un trattamento psicoanalitico al fine di liberarsi, grazie ad una serie di sedute terapeutiche, da tutti i recenti traumi che hanno scosso il sistema economico globale. L'obiettivo è quello di lavorare attraverso i problemi del paziente "capitalismo" radicati nel profondo, al fine di ristabilire lo stato originario ed il funzionamento del sistema.
Il lavoro è suddiviso in tre esercizi terapeutici a cui il paziente "capitalismo" si sottopone. L'installazione comprende i primi tre episodi, concepiti come brevi puntate che compongono un più lungo programma televisivo. Oltre all'esposizione in galleria essi infatti saranno disponibili anche sul sito internet di video-sharing Youtube. A tal fine i video sono realizzati come un qualunque video per la televisione on line, destinati a quel tipo di pubblico, e non necessariamente riconducibili alle tecniche della video arte.


Sam Lewitt From A to Z and Back
Sam Lewitt è nato nel 1981 a Los Angeles e vive a New York.
Il progetto presentato al piano terra della galleria Franco Soffiantino, ha avuto inizio nel Gennaio 2009. Per l'occasione l'artista ha disegnato, coniato e distribuito tra colleghi ed amici 50 esemplari di monete. Queste hanno impresse sulle due facce rispettivamente una A e una Z nelle posizioni di “testa e croce” e la dicitura “Magnus Acerus Erit” (dal latino: ci sarà un grande mucchio).
Il lavoro evidenzia il parallelismo tra la funzione economica e quella linguistica, sottolineando in entrambe il loro valore comunicativo. Il progetto coinvolge una serie di elementi volti a rendere palesi in particolare il valore dell'eccesso e dell'esubero che ogni strumento comunicativo genera, al di là del loro significato intrinseco.
Fanno parte del lavoro alcuni manifesti. Essi trascrivono e traducono, nelle lingue di varie località geografiche dove l'artista aveva chiesto che fossero esposti, un testo similare. A seconda della lingua usata, la frase acquisisce una sfumatura di significato che genera il corto circuito del suo valore comunicativo. Le monete che riguardano il progetto e che sono state distribuite durante l'anno, sono in "argento antico", secondo la dicitura del catalogo di produzione. In realtà esse sono composte di una lega di zinco a basso costo. Il loro valore non è quindi intrinseco all'oggetto, che è tuttavia fisicamente presente, ma gli è piuttosto attribuito dagli stessi attori dello scambio a seconda del significato che unanimamente condividono.

Melanie Gilligan - Capital & Therapeutic Basement

Melanie Gilligan was born in 1979 in Toronto, Canada.
Her work spans a variety of mediums – performance, video, installation, object and image-making – however writing is often central to her practice. Scriptwriting provides the foundations for Gilligan’s performance and video works while she also writes in a variety of other forms, including articles, experimental combinations of fiction and essay, and lyrics.
The exhibition, presented in Franco Soffiantino Gallery’s basement, is a three-part video projection. In it contemporary capitalism is represented as a person undergoing psychiatric treatment in a series of therapies intended to release the recent traumas that shook the global economic system. The aim is to work through capital’s deepest seeded problems in order to rehabilitate it to its previous state of functioning.
The work is comprised of three videos divided into therapy exercises undergone by capital. These are the first three television-like episode instalments in what is conceived as a longer program. Apart from being shown in the gallery, the videos will also be available on internet video sharing websites such as youtube. In this way the videos are conceived as a kind of internet television program produced for a general online audience as well those linked to fine art.




Sam Lewitt - From A to Z and Back

Sam Lewitt was born in 1981 in Los Angeles and is living in New York.
The work presented on the ground floor of gallery Franco Soffiantino, began in January 2009. Lewitt stamped and handed out to colleagues and friends 50 specimens of a coin specially designed and minted for the occasion. Engraved on the two sides of this coin are an "A" and "Z," respectively in the position of “heads and tails.” The legend imprinted on this coin reads "Magnus Acervus Erit" (from the Latin: "there will be a great heap").
From A to Z and Back highlights parallels between economic and linguistic formations by focusing on the communicative value of both. This work involves a series of elements that attempt to concentrate the excesses that material exchange involves, despite its brutal efficacy.
The posters, which comprise part of this work, translate and transcribe a series of phrases in the dominant languages of various geographical locales that Lewitt has been asked to exhibit throughout the year. As these phrases shift between languages, they take on nuances of meaning that begin to short-circuit their communicative value. The coins around which From A to Z and Back circulate, according to the manufacturer's catalogue of patinas, are stamped in “antique silver” (actually cheap zinc alloy.) Their value, is not intrinsic to the object itself, despite its physical reality, but is rather determined through pervasively shared ideas of exchange in a context of increasingly linguistic labour.