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Meris Angioletti – L’uomo che cadde sulla terra
Alla sua prima personale milanese, Meris Angioletti racconta con tre recenti lavori (Il Rabdomante, Travel Tales e Aussicht) de L’uomo che cadde sulla terra: un uomo dall’incedere poeticamente impacciato – tipico di chi abita un luogo a sè non familiare, ma al tempo stesso ne diviene osservatore privilegiato
Comunicato stampa
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Alla sua prima personale milanese, Meris Angioletti racconta con tre recenti lavori (Il Rabdomante, Travel Tales e Aussicht) de L’uomo che cadde sulla terra: un uomo dall’incedere poeticamente impacciato - tipico di chi abita un luogo a sè non familiare, ma al tempo stesso ne diviene osservatore privilegiato. È il rabdomante, ovvero colui capace di individuare fonti d’acqua in profondità, attraverso una ritualità quasi sciamanica lontana da ogni definizione da laboratorio, ma che continua ad esistere ed in una certa misura a funzionare. È il dromomane, il viaggiatore senza identità che, affetto da una particolare malattia mentale - la dromomanìa - cammina senza sosta compiendo talvolta lunghi viaggi, senza conservarne memoria. Ed è ancora la figura del poeta Friedrich Hölderlin raccontata attraverso le immagini degli spazi della torre sul Neckar a Tubinga dove visse per oltre trent’anni senza smettere mai di comporre poesie, sebbene affetto da schizofrenia
Le storie che Meris Angioletti racconta sono storie di uomini, ma anche di paesaggi attraversati, percorsi evocati. Sono storie che vivono nell’interstizio dove i confini tra scienza, formule parascientifiche e indagine artistica diventano labili ma che, al tempo stesso, sottolineano l’esistenza di quella creatività talvolta follemente visionaria che risiede nell’arte, nella poesia e nella scienza.
Il suo lavoro, che costantemente attinge all’immaginario scientifico, si avvale di un linguaggio per specialisti per generare suggestioni, in una continua tensione verso la conoscenza e la contemplazione. Tende infatti a mettere in evidenza quelle zona d’ombra in cui la riflessione scientifica e il tentativo di documentazione oggettiva si sfaldano in racconti e immagini oniriche in cui accade qualcosa che non si sa spiegare e che spinge l’immaginazione in luoghi sotterranei.
Nell’opera video Il Rabdomante, realizzata in collaborazione con Boris, e nell’installazione sonora Travel Tales, si concentra sull’indagine di forme ‘altre’ di rappresentazione dello spazio, dove per spazio non si intende più solo un contenitore stabile ma una proiezione soggettiva, risultato di un processo in continuo divenire fra l’io e la realtà esterna. Il video Aussicht, esemplificativo della sua attuale ricerca, diviene la storia di una mente in un paesaggio, che la telecamera scruta sino a cogliere l’impercettibile fluire delle energie presenti.
Dal 17 al 27 gennaio 2007 il progetto L’uomo che cadde sulla terra di Meris Angioletti ospita interventi di Raffaella della Olga, Paul Devens e Cesare Pietroiusti.
---
Selezione mostre:
2006: Guest Room, Straatgalerij-Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam; Senza famiglia! Palazzo della Promotrice, Torino; Premio Razzano, Museo del Sannio, Benevento; Gli occhi della città, Artandgallery, Milano. 2005 Once. Galleria Fuorizona, Macerata. 2002 Tracce di un seminario – Fondazione Antonio Ratti, ViaFarini, Milano.
Residenze e premi:
2007: Pavillon - Palais de Tokyo, Parigi. 2006: Maastricht - Academie Beeldende Kunst Maastricht (ABKM). 2005: Centre internationale d’Accueil et d’Echanges des Récollets; Premio Netshot-Fotografia&Web, MFC-Museo Fotografia Contemporanea, Cinisello Balsamo
Le storie che Meris Angioletti racconta sono storie di uomini, ma anche di paesaggi attraversati, percorsi evocati. Sono storie che vivono nell’interstizio dove i confini tra scienza, formule parascientifiche e indagine artistica diventano labili ma che, al tempo stesso, sottolineano l’esistenza di quella creatività talvolta follemente visionaria che risiede nell’arte, nella poesia e nella scienza.
Il suo lavoro, che costantemente attinge all’immaginario scientifico, si avvale di un linguaggio per specialisti per generare suggestioni, in una continua tensione verso la conoscenza e la contemplazione. Tende infatti a mettere in evidenza quelle zona d’ombra in cui la riflessione scientifica e il tentativo di documentazione oggettiva si sfaldano in racconti e immagini oniriche in cui accade qualcosa che non si sa spiegare e che spinge l’immaginazione in luoghi sotterranei.
Nell’opera video Il Rabdomante, realizzata in collaborazione con Boris, e nell’installazione sonora Travel Tales, si concentra sull’indagine di forme ‘altre’ di rappresentazione dello spazio, dove per spazio non si intende più solo un contenitore stabile ma una proiezione soggettiva, risultato di un processo in continuo divenire fra l’io e la realtà esterna. Il video Aussicht, esemplificativo della sua attuale ricerca, diviene la storia di una mente in un paesaggio, che la telecamera scruta sino a cogliere l’impercettibile fluire delle energie presenti.
Dal 17 al 27 gennaio 2007 il progetto L’uomo che cadde sulla terra di Meris Angioletti ospita interventi di Raffaella della Olga, Paul Devens e Cesare Pietroiusti.
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Selezione mostre:
2006: Guest Room, Straatgalerij-Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam; Senza famiglia! Palazzo della Promotrice, Torino; Premio Razzano, Museo del Sannio, Benevento; Gli occhi della città, Artandgallery, Milano. 2005 Once. Galleria Fuorizona, Macerata. 2002 Tracce di un seminario – Fondazione Antonio Ratti, ViaFarini, Milano.
Residenze e premi:
2007: Pavillon - Palais de Tokyo, Parigi. 2006: Maastricht - Academie Beeldende Kunst Maastricht (ABKM). 2005: Centre internationale d’Accueil et d’Echanges des Récollets; Premio Netshot-Fotografia&Web, MFC-Museo Fotografia Contemporanea, Cinisello Balsamo
05
dicembre 2006
Meris Angioletti – L’uomo che cadde sulla terra
Dal 05 dicembre 2006 al 27 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
CAREOF – FABBRICA DEL VAPORE
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4, (Milano)
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato 15-19
Vernissage
5 Dicembre 2006, ore 18.30
Autore