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Michał Szlaga – Cantiere Navale. Documenti di Perdita
Esposizione di 32 fotografie a colori che sarà per Michał Szlaga la prima mostra personale italiana. La mostra fa parte della collezione del Centre Pompidou di Parigi, e documenta con immagini toccanti, scattate tra il 2004 e il 2013, lo smantellamento dei Cantieri Navali di Danzica
Comunicato stampa
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INTERZONE GALLERIA, l’Istituto Polacco di Roma e l’Istituto Adam Mickiewicz, sono lieti di presentare nel contesto del "CORSO POLONIA 17. Festival della Cultura Polacca a Roma" la mostra "STOCZNIA/CANTIERE NAVALE Documenti di perdita" del fotografo polacco di Danzica MICHAŁ SZLAGA.
Il progetto esposto a INTERZONE GALLERIA raccogli un ciclo di 32 fotografie, e sarà per Michał Szlaga la prima mostra personale italiana.
STOCZNIA/CANTIERE NAVALE fa parte della collezione fotografica del Centre Pompidou di Parigi, e documenta attraverso immagini toccanti, scattate tra il 2004 e il 2013, lo smantellamento dei Cantieri Navali di Danzica.
Così descrive le fotografie Alicja Gzowska (docente presso l'Institute of Art History dell’Università di Varsavia):
«...edifici, sale, componenti infrastrutturali - ancora esistenti o già completamente distrutti - vengono catturati in uno stato di rovina, in un momento architettonico di transizione. Oggetti desolati con riquadri in frantumi trasformati in cumuli di macerie da strumenti sofisticati, diventano, insieme agli alberi sradicati, una rappresentazione spaziale della perdita, una forma fisica di tragedia. La documentazione testarda di Szlaga non è né una forma di ricordo dei Cantieri, né un modo per salutarli. Questo record di caduta e rovina, secondo Adam Mazur, consente di recuperare la dimensione sublime ed epica della storia che è stata giocata qui. Questa affermazione, in particolare il riferimento al concetto di sublime, collega il ciclo di Szlaga ad un iconografia transistorica di devastazione e catastrofe che si è sviluppata sin dalla scoperta delle rovine dell'antica Pompei.»
Dal 2000 i lavori dell’artista Michał Szlaga ricorrono ossessivamente al tema del cantiere navale di Danzica, percepito come la culla, la prosperità e il declino del movimento Solidarność, nonchè l’esempio della prospera industria navale dell’epoca i cui resti, meritano oggi, di essere immortalati e ricordati in fotografia.
Il cantiere di Michał Szlaga è un paesaggio architettonico post-industriale in continua evoluzione, pieno di persone e tracce di storia; paesaggio che l’artista documenta usando la fotografia e il video.
Dopo il grande entusiasmo dei primi anni duemila, quando gli spazi del cantiere navale diventarono in parte luogo di produzione artistica che ospitava importanti istituzioni non profit - spesso creati dagli artisti stessi -, Michał Szlaga insieme ad alcuni amici si trasferì in uno degli edifici del cantiere, la Kolonia Artystow – La Cologna degli artisti.
Fin dal principio si investì molta fiducia e tanta volontà nell’idea di preservare e trasformare il cantiere e l’intera zona in un cuore storico, ma purtroppo solo dopo qualche anno un progetto industriale, che includeva il piano di demolizione della maggior parte degli edifici del cantiere navale, ha fatto si che gli investitori decidessero di abbattere le costruzioni e anche la ben conservata Villa del Regista, costruita nel 1888, che ospitava la Kolonia Artystow.
Le fotografie raccolte in STOCZNIA/CANTIERE NAVALE, documentano una perdita dolorosa, e sono il tentativo di preservare l’immagine del cantiere navale, cantiere costruito nel diciannovesimo secolo, un luogo che non rappresenta solo uno tra i lasciti industriali più impressionanti d'Europa, ma è anche la memoria collettiva di un importante sito industriale e creativo di Danzica.
Il Cantiere, una volta enorme piazza di lavora per oltre 15.000 lavoratori, vide nascere nel 1980 il sindacato Solidarność che avrebbe dato origine al movimento democratico in Polonia e contribuito alla caduta del blocco sovietico.
Negli ultimi anni molti edifici storici del cantiere sono stati abbattuti, alcuni spazi sono stati convertiti in complessi residenziali di appartamenti loft con vista sull'acqua.
Fa parte del progetto di Michał Szlaga il libro STOCZNIA (SHIPYARD), che raccoglie 272 fotografie, pubblicato nel 2013. L’uscita del libro provocò molte polemiche e discussioni, che alla fine portarono a salvare alcuni degli edifici storici del cantiere navale.
L’esposizione sarà accompagnata dalla proiezione dei film documentati GLOBAL PROSPERITY (2010, 22’11’’); Dal ciclo CANTIERE NAVALE (2010/2012, 10’28’’); e lo slide show fotografico delle immagini Dal ciclo CANTIERE NAVALE 1999-2013.
L’artista Michał Szlaga sarà presente al vernissage della mostra il 5 giugno 2019 alle ore 19.
www.szlaga.com
www.istitutopolacco.it
www.interzonegalleria.it/
www.iam.pl/
Il progetto esposto a INTERZONE GALLERIA raccogli un ciclo di 32 fotografie, e sarà per Michał Szlaga la prima mostra personale italiana.
STOCZNIA/CANTIERE NAVALE fa parte della collezione fotografica del Centre Pompidou di Parigi, e documenta attraverso immagini toccanti, scattate tra il 2004 e il 2013, lo smantellamento dei Cantieri Navali di Danzica.
Così descrive le fotografie Alicja Gzowska (docente presso l'Institute of Art History dell’Università di Varsavia):
«...edifici, sale, componenti infrastrutturali - ancora esistenti o già completamente distrutti - vengono catturati in uno stato di rovina, in un momento architettonico di transizione. Oggetti desolati con riquadri in frantumi trasformati in cumuli di macerie da strumenti sofisticati, diventano, insieme agli alberi sradicati, una rappresentazione spaziale della perdita, una forma fisica di tragedia. La documentazione testarda di Szlaga non è né una forma di ricordo dei Cantieri, né un modo per salutarli. Questo record di caduta e rovina, secondo Adam Mazur, consente di recuperare la dimensione sublime ed epica della storia che è stata giocata qui. Questa affermazione, in particolare il riferimento al concetto di sublime, collega il ciclo di Szlaga ad un iconografia transistorica di devastazione e catastrofe che si è sviluppata sin dalla scoperta delle rovine dell'antica Pompei.»
Dal 2000 i lavori dell’artista Michał Szlaga ricorrono ossessivamente al tema del cantiere navale di Danzica, percepito come la culla, la prosperità e il declino del movimento Solidarność, nonchè l’esempio della prospera industria navale dell’epoca i cui resti, meritano oggi, di essere immortalati e ricordati in fotografia.
Il cantiere di Michał Szlaga è un paesaggio architettonico post-industriale in continua evoluzione, pieno di persone e tracce di storia; paesaggio che l’artista documenta usando la fotografia e il video.
Dopo il grande entusiasmo dei primi anni duemila, quando gli spazi del cantiere navale diventarono in parte luogo di produzione artistica che ospitava importanti istituzioni non profit - spesso creati dagli artisti stessi -, Michał Szlaga insieme ad alcuni amici si trasferì in uno degli edifici del cantiere, la Kolonia Artystow – La Cologna degli artisti.
Fin dal principio si investì molta fiducia e tanta volontà nell’idea di preservare e trasformare il cantiere e l’intera zona in un cuore storico, ma purtroppo solo dopo qualche anno un progetto industriale, che includeva il piano di demolizione della maggior parte degli edifici del cantiere navale, ha fatto si che gli investitori decidessero di abbattere le costruzioni e anche la ben conservata Villa del Regista, costruita nel 1888, che ospitava la Kolonia Artystow.
Le fotografie raccolte in STOCZNIA/CANTIERE NAVALE, documentano una perdita dolorosa, e sono il tentativo di preservare l’immagine del cantiere navale, cantiere costruito nel diciannovesimo secolo, un luogo che non rappresenta solo uno tra i lasciti industriali più impressionanti d'Europa, ma è anche la memoria collettiva di un importante sito industriale e creativo di Danzica.
Il Cantiere, una volta enorme piazza di lavora per oltre 15.000 lavoratori, vide nascere nel 1980 il sindacato Solidarność che avrebbe dato origine al movimento democratico in Polonia e contribuito alla caduta del blocco sovietico.
Negli ultimi anni molti edifici storici del cantiere sono stati abbattuti, alcuni spazi sono stati convertiti in complessi residenziali di appartamenti loft con vista sull'acqua.
Fa parte del progetto di Michał Szlaga il libro STOCZNIA (SHIPYARD), che raccoglie 272 fotografie, pubblicato nel 2013. L’uscita del libro provocò molte polemiche e discussioni, che alla fine portarono a salvare alcuni degli edifici storici del cantiere navale.
L’esposizione sarà accompagnata dalla proiezione dei film documentati GLOBAL PROSPERITY (2010, 22’11’’); Dal ciclo CANTIERE NAVALE (2010/2012, 10’28’’); e lo slide show fotografico delle immagini Dal ciclo CANTIERE NAVALE 1999-2013.
L’artista Michał Szlaga sarà presente al vernissage della mostra il 5 giugno 2019 alle ore 19.
www.szlaga.com
www.istitutopolacco.it
www.interzonegalleria.it/
www.iam.pl/
05
giugno 2019
Michał Szlaga – Cantiere Navale. Documenti di Perdita
Dal 05 al 28 giugno 2019
fotografia
Location
INTERZONE GALLERIA
Roma, Via Macerata, 46, (Roma)
Roma, Via Macerata, 46, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 15 - 20
Vernissage
5 Giugno 2019, ore 19
Autore