MICHAEL GOLDBERG è nato a New York City il

24 dicembre del 1924. Inizia a dipingere nel

dopoguerra nella cerchia della Scuola di New York

dell' Espressionismo Astratto, esponendo le sue

opere tipicamente "action painting" nelle numerose

mostre che consacreranno la nuova generazione

americana in tutto il mondo.

Nel 1979 iniziano i soggiorni estivi di lavoro in Italia, ospite

nella casa di Carmengloria Morales in Umbria, dove dipinge

la serie di carte dal titolo "Codex" ; "Braccio Fiorentino"

e "Codex Sermugnano", che esporrà lo stesso anno nella

Galleria Peccolo di Livorno, sua prima personale italiana.

Queste serie si concludono durante il 1982 con le opere

dal titolo "Retreat from Landscape" nelle quali recupera,

con rinnovata forza coloristica ed espressiva, il forte

interesse che ha per la pittura d'azione e il paesaggio astratto.

Dal 1987 affitta un rustico in campagna tra le colline senesi

dove trascorrere cinque mesi l'anno. Nel nuovo studio,

lavorando su tele di grandi dimensioni o piccole, realizza

quadri nei quali il suo amore per il paesaggio astratto si

confronta con le influenze della pittura dei Maestri del

Rinascimento e del Manierismo Fiorentino, continuando

ad esporre le nuove opere realizzate in Toscana, nella

Galleria Peccolo di Livorno, suo gallerista di riferimento.

Nella mostra odierna saranno esposti in confronto e dialogo

quadri realizzati durante gli ultimi 2 anni 2005-2006 con

una serie di opere su carta realizzate tra il 1979 e 1982,

durante i primi soggiorni italiani.

Un confrontro in cui sono messi in risalto le "affinità", sia

di esecuzione che di impianto generale dell'opera,

esistenti tra queste due epoche.

Una affinità di lavoro che persiste, in definitiva, in tutte

le sue opere e appartiene al DNA del suo "Fare Pittura".

Correda la mostra un catalogo delle Edizioni Peccolo

contenente le riproduzioni delle opere esposte con

uno scritto di Lucio Pozzi.