Il suo è un cammino complesso, segnato dallo studio e dalla conoscenza della storia dell’arte. La sua partenza dal colore tra la fine dei Cinquanta e l’inizio dei Sessanta, si attenua nel momento in cui si avvicina alle esperienze del gruppo Zero, alla metà dei Sessanta. Ma presto l’interesse nei confronti del colore e delle sue espressioni torna portante nella sua ricerca, influenzata dallo studio dell’opera di Claude Monet.
Nel corso degli anni, l’artista dà vita a uno spazio pittorico sempre più tangibile e riconoscibile, in cui lo studio del rapporto fra i colori primari e complementari si fa precipuo. Il suo sguardo si sposta sulla pittura dei maestri americani dell’Espressionismo astratto, da Mark Rothko a Barnett Newman.
Nel 1996 la sua opera è oggetto di un’importante mostra personale, accompagnata dal testo critico di Peter Weiermair, a Francoforte sul Meno, dove l’artista vive dal 1955. Nel 2000 l’artista è invitato a partecipare all’importante ricognizione sul colore Die Farbe hat mich, che ha luogo all’Ernst Oasthaus Museum di Hagen, mostra che sarà poi esportata a New York (Seeing Red) e a Budapest (Colour a life its own).
Sue opere sono state esposte all’interno di importanti mostre collettive, in Germania, e sono nella collezione di alcuni importanti musei quali la Neue Galerie di Kassel, la Kunsthalle di Mannheim, il Clemens Sels Museum di Neuss, nei pressi di Düsseldorf.
In occasione della mostra Progettoarte elm realizza un catalogo bilingue (italiano inglese), in cui la curatrice analizza il percorso dell’artista tedesco. Il catalogo accompagnerà anche la mostra di Michael Rögler presso la galleria Artesilva di Seregno, che avrà luogo dall’8 al 24 giugno 2017.