Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Michele de Simone – She…May be the reason I survive
“ She…May be the reasonI survive”, racconta Lei, la figura
femminile, Lei che “potrebbe essere la ragione per cui sopravvivo”, la donna che non è la Venere,
né la femme fatale, semplicemente lei: l’ispirazione, la musa.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sharky Art Gallery è lieta di presentare “ She...May be the reason I survive”, personale dell’artista Michele de Simone.
La mostra, il cui titolo potrebbe essere anche “Tous les visages de l’amour”, racconta Lei, la figura femminile, Lei che “potrebbe essere la ragione per cui sopravvivo”, la donna che non è la Venere, né la femme fatale, semplicemente lei: l’ispirazione, la musa.
In questa personale a cura di Sara Cavallo, la galleria sceglie di presentare un tema particolare delle opere di Michele de Simone; un soggetto diverso dall’ultima produzione astratta, che mette in luce lo sviluppo della sua ricerca e il passaggio da uno stile più lineare, a visioni e interpretazioni molto più espressive.
Le opere rappresentano un’uscita dagli schemi, in cui il formato di grandi dimensioni consente l’espressione più piena e libera. Le tele sono materiche, si sovrappongono le une sulle altre rendendo la corposità e la pienezza della figura, attraverso colori e costruzioni irreali che tuttavia esprimono in maniera viva il sentimento.
La donna è raccontata secondo i diversi volti dell’amore, come nei Nudi rappresentati o nei grandi volti dagli occhi profondi che invitano a cercare l’anima.
Infine, la poesia è coprotagonista della mostra: versi di Neruda, Aznavour, Prévert accompagnano le opere. Impressi direttamente sulla tela o come accompagnamento, essi forniscono una lettura poetica e musicale, formando un unicum.
Sono una chiave letteraria che deriva da un intimo vissuto e descrive Lei… the reason I survive.
Michele de Simone vive e lavora a L’Aquila.
Inizia la sua attività artistica sotto la guida del padre Rodolfo (1923-1996), pittore radicato nella scuola abruzzese-napoletana dal quale ha ed ereditato gli strumenti del mestiere e la passione per l’arte.
L’avventura pittorica inizia da giovanissimo, intorno agli anni settanta, muovendo oltre che dalle informazioni visive tratte dai lavori del padre, anche dalla lunga tradizione pittorica figurativa presente nel mondo artistico dell’aquilano, maturando il proprio lavoro creativo al tempo di
Amleto Cencioni (il pittore del “paesaggio aquilano”) e di Giuseppe Centi (l’anima aquilana delle
avanguardie europee). L’equilibrio formale, l’ordine, la chiarezza espositiva, la luminosità atmosferica, la prospettiva aerea, le armonie cromatiche sono entrate a far parte, sia pure in misura diversificata, del proprio bagaglio figurativo.
Tanta vitalità artistica è stata determinante nel periodo formativo per arrivare infine ad una una
svolta creativa del linguaggio: la vena impressionista – versante francese – ha lasciato il campo alle trepidazioni espressioniste con gesto pittorico istintivo. Il nuovo “figurativo” esplicita le motivazioni umane e culturali dell’artista con intensa inquietudine creativa in un percorso che, comunque, non nega la sostanziale presenza del “vero”.
La mostra, il cui titolo potrebbe essere anche “Tous les visages de l’amour”, racconta Lei, la figura femminile, Lei che “potrebbe essere la ragione per cui sopravvivo”, la donna che non è la Venere, né la femme fatale, semplicemente lei: l’ispirazione, la musa.
In questa personale a cura di Sara Cavallo, la galleria sceglie di presentare un tema particolare delle opere di Michele de Simone; un soggetto diverso dall’ultima produzione astratta, che mette in luce lo sviluppo della sua ricerca e il passaggio da uno stile più lineare, a visioni e interpretazioni molto più espressive.
Le opere rappresentano un’uscita dagli schemi, in cui il formato di grandi dimensioni consente l’espressione più piena e libera. Le tele sono materiche, si sovrappongono le une sulle altre rendendo la corposità e la pienezza della figura, attraverso colori e costruzioni irreali che tuttavia esprimono in maniera viva il sentimento.
La donna è raccontata secondo i diversi volti dell’amore, come nei Nudi rappresentati o nei grandi volti dagli occhi profondi che invitano a cercare l’anima.
Infine, la poesia è coprotagonista della mostra: versi di Neruda, Aznavour, Prévert accompagnano le opere. Impressi direttamente sulla tela o come accompagnamento, essi forniscono una lettura poetica e musicale, formando un unicum.
Sono una chiave letteraria che deriva da un intimo vissuto e descrive Lei… the reason I survive.
Michele de Simone vive e lavora a L’Aquila.
Inizia la sua attività artistica sotto la guida del padre Rodolfo (1923-1996), pittore radicato nella scuola abruzzese-napoletana dal quale ha ed ereditato gli strumenti del mestiere e la passione per l’arte.
L’avventura pittorica inizia da giovanissimo, intorno agli anni settanta, muovendo oltre che dalle informazioni visive tratte dai lavori del padre, anche dalla lunga tradizione pittorica figurativa presente nel mondo artistico dell’aquilano, maturando il proprio lavoro creativo al tempo di
Amleto Cencioni (il pittore del “paesaggio aquilano”) e di Giuseppe Centi (l’anima aquilana delle
avanguardie europee). L’equilibrio formale, l’ordine, la chiarezza espositiva, la luminosità atmosferica, la prospettiva aerea, le armonie cromatiche sono entrate a far parte, sia pure in misura diversificata, del proprio bagaglio figurativo.
Tanta vitalità artistica è stata determinante nel periodo formativo per arrivare infine ad una una
svolta creativa del linguaggio: la vena impressionista – versante francese – ha lasciato il campo alle trepidazioni espressioniste con gesto pittorico istintivo. Il nuovo “figurativo” esplicita le motivazioni umane e culturali dell’artista con intensa inquietudine creativa in un percorso che, comunque, non nega la sostanziale presenza del “vero”.
05
maggio 2018
Michele de Simone – She…May be the reason I survive
Dal 05 al 19 maggio 2018
arte contemporanea
Location
SHARKY ART GALLERY
L'aquila, Corso Vittorio Emanuele II, 188, (L'aquila)
L'aquila, Corso Vittorio Emanuele II, 188, (L'aquila)
Orario di apertura
lunedi-domenica 11-13 16-20
Vernissage
5 Maggio 2018, h 17:30
Autore
Curatore