Nel pieno centro storico di Venezia appoggiata al muro dell'Accademia di Belle Arti, una
donna a terra con il viso coperto e un cartello “Ho fame aiutatemi” allunga la propria mano
in segno di carità, ma ciò che crea sgomento è la borsa griffata sotto il suo braccio e i gratta
e vinci a terra accanto a lei. Una finta povera che senza dignità fa leva sull’emotività delle
persone o una ricca impoverita simbolo della piaga sociale che sta prendendo sempre più
forma al giorno d’oggi?
Questo il tema affrontato dall’artista veneziano Michele Tombolini, nella sua installazione
“La Mendicante” creata in occasione della Biennale Dell’Arte di Venezia 2019 e volta a
sensibilizzare il pubblico sul tema di grande attualità della nuova povertà. Il progetto vede la
sua realizzazione in una prima fase interattiva che prende forma nell’installazione del
manichino rappresentante la mendicante in vari punti del centro storico di Venezia, e in una
seconda fase di sensibilizzazione al tema sulla nuova povertà e che si realizza
nell’esposizione presso Ca’ Zanardi dell’installazione della mendicante e proiezione del
video artistico prodotto con le reazioni dei passanti, curata in collaborazione con la galleria
d’arte Contini Contemporary di Londra
Nato a Venezia nel 1963, Michele Tombolini si definisce all’interno del filone del Social Pop:
l’artista concentra la propria ricerca creativa su un approccio fatto di colori sgargianti e
immagini contemporanee, mantenendo un livello di lettura che riflette uno spiccato
interesse per le dinamiche sociali. Questo approccio più concettuale parte dalla
partecipazione ad una collaterale della Biennale dell’Arte di Venezia nel 2013.
L’esposizione “La Mendicante” di Michele Tombolini si terrà presso Ca’ Zanardi dal 12
Maggio al 12 giugno 2019, con inaugurazione a invito l’11 maggio 2019.