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Mika Yamaguchi – fugacità ed eternità
mostra fotografica che inaugura la sezione Spazi Gallery dell’associazione culturale SPAZI, che si occupa di promuovere fotografi emergenti
Comunicato stampa
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“fugacità ed eternità” è il titolo della mostra fotografica che inaugura la sezione Spazi Gallery dell’associazione culturale SPAZI, che si occupa di promuovere fotografi emergenti. SPAZI presenta la prima personale della fotografa giapponese Mika Yamaguchi composta da 21 foto di paesaggio formato 30x40 e 50x60.
La tecnica fotografica usata per questo lavoro, pellicola ad infrarossi stampata in bianco e nero, è stata scelta da Mika Yamaguchi per esaltare la “a temporalità” nelle immagini.
L’artista infatti ci invita ad eliminare le barrire mentali dello spazio e del tempo trasformando la Caffarella, parte del Parco dell’Appia Antica uno dei parchi più antichi di Roma, in un palcoscenico di paesaggi orientali concepiti con forte sintesi e minuziosa attenzione al “segno grafico”, proprio dell’antica arte delle stampe di paesaggi giapponese.
L’obiettivo fotografico cattura in ciascun fotogramma, impregnato di una atmosfera ineffabile, una natura rappresentata come forza dinamica dove l’alternarsi delle stagioni fanno da sfondo impalpabile ai soggetti fotografati che assumono un valore simbolico, quello che la cultura giapponese chiama il KI, lo spirito delle cose. Nella perfetta armonia tra “soggetto” e sfondo appare una composizione bilanciata dove la relazione reciproca tra tutti gli elementi della natura è alimentata da un energia vitale e spirituale. E di questa energia “fugace ed eterna” si infonde tutta l’opera di Mika Yamaguchi.
La mostra è allestita all’interno della Valle della Caffarella nel casale dell’ex-mulino, da poco ristrutturato, di fianco al tempio del dio Redicolo. La scelta dello spazio è voluta e necessaria e da risalto all’opera dell’artista, per dare la possibilità al visitatore di arrivare alle fotografie di Mika Yamaguchi facendo prima un breve percorso personale attraversando il cuore storico di Roma, “la città eterna”. La Valle della Caffarella, parte dell’immenso patrimonio del Parco dall’Appia Antica, conosciuta storicamente come meta di “passeggiate fuori porta” dei romani, è una valle dove storia e natura continuano a convivere e dove tradizioni e leggende legate agli antichi romani che divinizzavano boschi fiumi e sorgenti della valle rapiscono la fantasia del visitatore lungo il tragitto per condurlo in fine di fronte ad un percorso senza tempo, racchiuso in uno spazio, attraverso lo sguardo e le fotografie di Mika Yamaguchi.
cenni biografici
Mika Yamaguchi nasce a Yamaguchi in Giappone nel 1967, studia e lavora a Tokio come arredatrice di interni per poi approdare alla fotografia nel 1996 frequentando un corso di fotografia al Gendai Syashin Kenkyujyo. Dal 1998 si trasferisce in Italia dove frequenta vari work-shop al Toscana Foto Festival, frequenta successivamente l’Istituto Superiore e Comunicazione Integrata di Roma e inizia a lavorare come assistente di studio.
Ad oggi collabora con l’agenzia fotografica Azimuth.
La tecnica fotografica usata per questo lavoro, pellicola ad infrarossi stampata in bianco e nero, è stata scelta da Mika Yamaguchi per esaltare la “a temporalità” nelle immagini.
L’artista infatti ci invita ad eliminare le barrire mentali dello spazio e del tempo trasformando la Caffarella, parte del Parco dell’Appia Antica uno dei parchi più antichi di Roma, in un palcoscenico di paesaggi orientali concepiti con forte sintesi e minuziosa attenzione al “segno grafico”, proprio dell’antica arte delle stampe di paesaggi giapponese.
L’obiettivo fotografico cattura in ciascun fotogramma, impregnato di una atmosfera ineffabile, una natura rappresentata come forza dinamica dove l’alternarsi delle stagioni fanno da sfondo impalpabile ai soggetti fotografati che assumono un valore simbolico, quello che la cultura giapponese chiama il KI, lo spirito delle cose. Nella perfetta armonia tra “soggetto” e sfondo appare una composizione bilanciata dove la relazione reciproca tra tutti gli elementi della natura è alimentata da un energia vitale e spirituale. E di questa energia “fugace ed eterna” si infonde tutta l’opera di Mika Yamaguchi.
La mostra è allestita all’interno della Valle della Caffarella nel casale dell’ex-mulino, da poco ristrutturato, di fianco al tempio del dio Redicolo. La scelta dello spazio è voluta e necessaria e da risalto all’opera dell’artista, per dare la possibilità al visitatore di arrivare alle fotografie di Mika Yamaguchi facendo prima un breve percorso personale attraversando il cuore storico di Roma, “la città eterna”. La Valle della Caffarella, parte dell’immenso patrimonio del Parco dall’Appia Antica, conosciuta storicamente come meta di “passeggiate fuori porta” dei romani, è una valle dove storia e natura continuano a convivere e dove tradizioni e leggende legate agli antichi romani che divinizzavano boschi fiumi e sorgenti della valle rapiscono la fantasia del visitatore lungo il tragitto per condurlo in fine di fronte ad un percorso senza tempo, racchiuso in uno spazio, attraverso lo sguardo e le fotografie di Mika Yamaguchi.
cenni biografici
Mika Yamaguchi nasce a Yamaguchi in Giappone nel 1967, studia e lavora a Tokio come arredatrice di interni per poi approdare alla fotografia nel 1996 frequentando un corso di fotografia al Gendai Syashin Kenkyujyo. Dal 1998 si trasferisce in Italia dove frequenta vari work-shop al Toscana Foto Festival, frequenta successivamente l’Istituto Superiore e Comunicazione Integrata di Roma e inizia a lavorare come assistente di studio.
Ad oggi collabora con l’agenzia fotografica Azimuth.
25
settembre 2004
Mika Yamaguchi – fugacità ed eternità
Dal 25 settembre al 10 ottobre 2004
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
CASALE EX MULINO
Roma, Via Della Caffarella, 23, (Roma)
Roma, Via Della Caffarella, 23, (Roma)
Orario di apertura
dalle ore 10:00 alle 17:00 dal martedì al sabato, domenica dalle 9:00 alle 18:00
lunedì chiuso
Vernissage
25 Settembre 2004, 17-19
Sito web
www.spazi.net