Nella splendida cornice quattrocentesca del castello di Soncino (CR),
uno dei borghi più belli d’Italia in Provincia di Cremona, l'artista Mike Ciafaloni presenterà un'ampia retrospettiva intitolata “Arte...un sorriso per la mente”, creando una simbiosi tra passato e futuro.
In contemporanea alla mostra Ciafaloni si svolgerà alla Filanda, completamente ristrutturata, adiacente al Castello, un’esposizione di dipinti e sculture di: Alda Maria Bossi, Adriana Collovati, Giusi Santoro, Mario Setti e Rosida Mandruzzato Vettori.
La mostra, patrocinata dal Comune di Soncino, dalla Fondazione Soncino Onlus, Art-Co e Ok Arte e curata da Marina Alpago, prosegue presso la Fondazione Soncino Onlus.
Ciafaloni, da più di quarant'anni opera nel campo della pittura, della scultura, dell’architettura e della grafica. Ha tenuto esposizioni personali in tutto il mondo.
Nel 2009 Mike Ciafaloni ha realizzato “L'albero della vita” un dipinto di oltre 33 metri per il nuovo padiglione del Policlinico di San Donato Milanese e recentemente un'opera di quattordici metri di altezza e tre di larghezza, per l’ospedale San Raffaele di Milano.
E' il Fondatore dei movimenti “Art-Co” (Arte Compatibile) e “Art-Ter” (Arte Terapia).
I cinque artisti del gruppo Art-Ter, presenteranno un'ampia e selezionata produzione delle loro opere più rappresentative.
La mostra è curata da francesca Bellola, direttore editoriale della rivista Ok Arte.
Riportiamo alcune brevi note critiche di ciascun artista:
Rosida M. Vettori, a guisa di un ispirato compositore musicale, fissa le sue intuizioni artistiche sul pentagramma della tela evocando i ritmi e le melodie di un canto polifonico.
Mario Setti spazia dal design, all'architettura, alla grafica, alla scultura. La sua creatività si realizza pienamente nella lavorazione e nella manipolazione del legno, i suoi totem hanno un sapore di profumo arcaico.
Adriana Collovati, artista attenta e sensibile alle piccole e grandi tematiche umane, dopo una breve fase figurativa è passata all'espressionismo cercando, con la deformazione oggettiva della realtà, di puntualizzare e talvolta denunciare disagi interiori e sociali contemporanei.
Nelle recenti opere di Giusi Santoro la materia assume uno specifico deciso rilievo, coinvolgente nell'intero assetto compositivo: polveri pigmentate, sabbie miste a colori di maggior sonorità un cambiamento sul concetto di forma pittorica in senso globale.
La pittura di Alda Maria Bossi, apparentemente solare e spensierata, in realtà può essere interpretata come una sottile, ironica, a tratti grottesca metafora del "culto dell'immagine" di oggi.