La Galleria Giampiero Biasutti presenta una mostra personale di Milan Kunc dedicata ai lavori recenti dell’artista ceco.
Nato nel 1944 a Praga, dove vive e lavora, Kunc alla fine degli anni ’60 si trasferisce in Germania per seguire le lezioni di Beuys e Richter all’Accademia di Dusseldorf, pur scegliendo provocatoriamente la strada della pittura classica che nessun artista d’avanguardia all’epoca praticava.
Tra il 1975 e il 1978 Kunc dipinge una serie di oli sotto il nome di Realismo imbarazzante, piccole tele che uniscono lo stile degli antichi maestri a quello degli illustratori, e altre dipinte nello stile del realismo eroico-accademico dell’Est europeo. Nel 1978 comincia la fortunata serie Pop Sovietico, in cui mostra che il “consumismo” è la sola ideologia reale dell’Est e dell’Ovest.
Nel 1979 fonda con Jan Knap e Peter Angermann il Gruppo Normal, un triumvirato che si sforzava di andare verso l’arte figurativa come una riflessione sulla vita normale. Negli anni ’80 Kunc definì ironicamente il proprio stile come Cattivo pop o Fauve cubista, impiegando abbondanti dosi di pittura folk e, nel 1985, utilizza il termine Romanticismo soffice per emulare un impressionismo alla Renoir e che trae ispirazione dai suoi frequenti viaggi in Oriente e ai Tropici. Negli anni ’90 alterna soggiorni in Italia, in Germania, in Olanda (a L’Aja tra 1996 e 1977 produce un interessante corpus di ceramiche), negli Stati Uniti e a Praga.
Milan Kunc ha tenuto importanti mostre personali in gallerie e musei di tutto il mondo, tra cui si segnalano Groninger Museum (1984), Pat Hearn Gallery, New York e Monika Spruth, Colonia (1985), Robert Miller Gallery, New York (1988), Kunsthalle, Rotterdam (1994), Galleria Sperone, Roma (2000).
Kunc è universalmente conosciuto per la varietà dei suoi soggetti, per lo stile personale e inimitabile, per la duttilità nello sviluppo di temi che variano dalla citazione della pittura classica al contatto con l’immagine pubblicitaria, all’onirismo surreale di alcune





sue figure ad altre in cui emerge invece il desiderio di realtà.
Questa mostra presenta una ventina di nuovi oli su tela realizzati negli ultimi due anni, che esplorano la molteplicità d’interessi e soluzioni del pittore praghese. Dal romantico e lunare Girl on the pear (Nudo sulla pera) alla splendida Praga di notte; dal metafisico Oriental Still Life(anguria e fichi), una sorta di natura morta contaminata, all’ammiccante Morning (scarpa rossa).