Home ci riporta nel videogame più giocato al mondo.
È la storia di quando sei seduto sulla panchina mentre aspetti il tram, e siccome le sigarette le hai finite e non passa proprio nessuno, guardi il telefono pensando: "C***o, non squilla mai!".
Sfogli la rubrica, rileggi i messaggi, e fra un tasto e l'altro: lo Snake.
"Nuovo gioco: tac...tac...tac.tac...Finito!"
L'artista si è buttato nel balordo tentativo di scrivere il diario dei suoi pensieri e ha deliberatamente deciso di filmare un documentario inutile, fatto di partite che non si possono vincere, e che tutt'al più possono essere belle.
Il risultato è un gioco nel gioco in cui il visitatore è contemporaneamente fruitore di un'immagine e protagonista (tramite la memoria) di un'esperienza già fatta, che è essa stessa immedesimazione, in quanto simulazione, straniamento, ma anche speranza viva, voglia di andare avanti, livello dopo livello, all'interno di uno spazio-tempo non convenzionale, che permette di partecipare alla fine del gioco...alla vita più lunga per poi ricominciare un'altra partita.
