Con la mostra “Existenz” di Mirco Marcacci - giovane artista umbro trasferitosi per i suoi studi a Roma e poi da pochi anni residente in Argentina - Monty & Company presenta la prima personale dell’artista. Quasi una mostra antologica con opere dai diversi cicli e con tecniche più svariate: opere su carta, olii e smalti su tela, tempere, disegni, collage e sperimentazioni su vetro. La varietà del materiale è indice della costante ricerca che ha il suo fulcro nel corpo umano, sul suo centro e se stesso: “Cerco me stesso in ogni cosa che faccio; indipendentemente dal mezzo utilizzato, il mio obiettivo è quello di riconoscermi. Rompo, sporco, graffio, traccio linee fino a quando quello che ho tra le mani non inizia prendere le mie sembianze, ad assomigliarmi.” Ricerca che divide con artisti che lo hanno maggiormente influenzato, tra cui Egon Schiele, Francis Bacon, El Greco, Basquiat, come anche il cinema di Cronenberg e di Shinya Tsukamoto e la letteratura esistenzialista.
Corpo e volto vengono scomposti e ricomposti in un studio di continua sovrapposizione, con segni decisi e colori forti, il rosso, il nero. Spina dorsale e occhi ossessionano l’artista. E questa frantumazione ritorna anche in altri lavori come la fotografia: “La luce mi ha dato la possibilità di scegliere quali frammenti di corpo rivelare alla camera e di utilizzarli per ricostruire la figura.”
Indagine davvero interessante e sorprendente.