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Mirko Baricchi – Germogli. e di stelle
La mostra, appositamente pensata per lo spazio della galleria, rappresenta un momento particolarmente significativo all’interno del percorso sviluppato dall’artista e fa seguito a un profondo lavoro di analisi e di revisione complessiva della propria opera
Comunicato stampa
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La mostra, appositamente pensata per lo spazio della galleria, rappresenta un momento particolarmente significativo all’interno del percorso sviluppato dall’artista. In seguito a un profondo lavoro di analisi e di revisione complessiva della propria opera, Baricchi ha infatti intrapreso un nuovo cammino all’interno delle tematiche e delle forme visive che da sempre interessano il suo fare, e che lo hanno portato a una sintesi sempre più compiuta tra lo spazio della pittura e quello del tempo.
I dittici e i trittici che accolgono lo spettatore all’ingresso della galleria e che lo accompagnano fino al cuore pulsante della mostra –un grande dittico-, sviluppano questo legame in maniera estremamente densa, offrendo attraverso le diverse luminosità del giorno e della notte due prospettive differenti – anche se comunicanti- sull’universo delle immagini. Al buio, acceso da piccole ma potenti voragini verso un mondo emozionale apparentemente impenetrabile, Baricchi affianca spazi in cui segni e figure sembrano invece diluirsi in ricordi lontani. Queste due visioni, nel loro essere l’una quasi l’ingrandimento dell’altra, offrono una preziosa prospettiva su una direzione poetica che legge lo spazio come un luogo che assorbe e registra le vicende umane per poi riportarle su un piano universale.
La delicata sensibilità di questi mondi intimi e personali, viene declinata nella seconda sala anche attraverso il dialogo tra materia pittorica e materiali diversi: oltre alle tele, anche carte e cartoni si imbevono di colore fino a trovare una loro nuova fibra e una differente consistenza.
In una tale alchimia generata dal depositarsi di tracce e di dettagli apparentemente minimi e marginali nel campo dell’opera, si compie per Baricchi quell’incredibile unione tra spazio umano e indagine pittorica che oggi, con questi lavori, trova una sua forte e decisa maturità fatta di apertura ai germogli del nuovo, ma anche al potere fantastico dell’universo inafferrabile delle stelle.
La mostra è accompagnata da una pubblicazione che raccoglie il racconto per immagini del percorso espositivo, un testo di Elena Forin, e un dialogo tra l’artista e il curatore.
I dittici e i trittici che accolgono lo spettatore all’ingresso della galleria e che lo accompagnano fino al cuore pulsante della mostra –un grande dittico-, sviluppano questo legame in maniera estremamente densa, offrendo attraverso le diverse luminosità del giorno e della notte due prospettive differenti – anche se comunicanti- sull’universo delle immagini. Al buio, acceso da piccole ma potenti voragini verso un mondo emozionale apparentemente impenetrabile, Baricchi affianca spazi in cui segni e figure sembrano invece diluirsi in ricordi lontani. Queste due visioni, nel loro essere l’una quasi l’ingrandimento dell’altra, offrono una preziosa prospettiva su una direzione poetica che legge lo spazio come un luogo che assorbe e registra le vicende umane per poi riportarle su un piano universale.
La delicata sensibilità di questi mondi intimi e personali, viene declinata nella seconda sala anche attraverso il dialogo tra materia pittorica e materiali diversi: oltre alle tele, anche carte e cartoni si imbevono di colore fino a trovare una loro nuova fibra e una differente consistenza.
In una tale alchimia generata dal depositarsi di tracce e di dettagli apparentemente minimi e marginali nel campo dell’opera, si compie per Baricchi quell’incredibile unione tra spazio umano e indagine pittorica che oggi, con questi lavori, trova una sua forte e decisa maturità fatta di apertura ai germogli del nuovo, ma anche al potere fantastico dell’universo inafferrabile delle stelle.
La mostra è accompagnata da una pubblicazione che raccoglie il racconto per immagini del percorso espositivo, un testo di Elena Forin, e un dialogo tra l’artista e il curatore.
15
dicembre 2012
Mirko Baricchi – Germogli. e di stelle
Dal 15 dicembre 2012 al 02 marzo 2013
arte contemporanea
Location
CARDELLI & FONTANA ARTE CONTEMPORANEA
Sarzana, Via Torrione Stella Nord, 5, (La Spezia)
Sarzana, Via Torrione Stella Nord, 5, (La Spezia)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10.00-12.30 e 16.30-19.30
lunedì ore 16.30-19.30
Vernissage
15 Dicembre 2012, ore 18.00
Autore
Curatore