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Miscellanea. L’esercizio dell’Arte – Capitolo 5: Isabella Ducrot – Tre
In mostra l’installazione “Tre” di Isabella Ducrot: tre lavori differenti fra loro, sia per il tema visivo che per la materia da cui emergono, si fondono in un solo orizzonte sospeso fra il dicibile e l’indicibile in cui vi regna sovrano il misterioso rapporto fra Eros e Parola.
Comunicato stampa
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La MAC Maja Arte Contemporanea propone nel ciclo di appuntamenti "Miscellanea. L'esercizio dell'Arte" l'installazione "Tre" di Isabella Ducrot. Una rappresentazione in cui tre lavori differenti fra loro, sia per il tema visivo che per la materia da cui emergono, si fondono in un solo orizzonte sospeso fra il dicibile e l'indicibile, e in cui vi regna sovrano il misterioso rapporto fra Eros e Parola, fino a ridursi a una invocazione, ad un segno ripetuto, una specie di rifugio finale di bellezza priva di significato se non per sé stessa.
Le opere di Isabella Ducrot formano dunque una Triade: un corpo di chine su carta si richiamano al mistero dell'amore terreno come esperienza del divino, al centro un arazzo di lino in cui la parola "DIO" si ripete riducendosi fino a diventare la sola vocale "O" e infine una "Ripetizione" su carta, in cui il cerchio protagonista senza tregua diventa motore di un universo che dispone di nuove regole estetiche.
ISABELLA DUCROT (Napoli, 1931) – Breve biografia
Nei molteplici viaggi in Oriente Isabella Ducrot sviluppa un particolare interesse per i prodotti tessili di questi paesi; da qui parte un percorso di ricerca artistica che prevede l'uso di materiale tessile per la realizzazione delle opere. Alla Biennale di Venezia del 1993 presenta un grande arazzo, oggi parte della Collezione del Museo di Gibellina. Del 2002 è una serie di arazzi di carta esposta all'Archivio di Stato a Milano. Nel 2005 realizza due mosaici per la stazione di Piazza Vanvitelli della metropolitana di Napoli. La Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma ospita due sue personali, nel 2008 e 2014. Nel 2011 partecipa alla Biennale di Venezia, Padiglione Italia. Espone alla Galleryske di New Delhi e successivamente partecipa ad Art Basel. Del 2015 l'installazione "Effimero" al Museo Archeologico di Napoli, curata da Achille Bonito Oliva. Realizza fondali per palcoscenico, per concerti e balletti (Filarmonica di Roma, Balletto del Sud di Lecce, Teatro Olimpico e Teatro Palladium di Roma). Quattro le sue pubblicazioni: "La stoffa a quadri" (2018, ed. Quodlibet), "Fallaste Corazón" (2012, ed. Il notes magico), "Suonno" (2012, ed. La Conchiglia), "La matassa primordiale" (2008, ed. Nottetempo). Attualmente la galleria Galerie Gisela Capitain ospita a Colonia una sua personale (fino al 26 luglio 2019).
Le opere di Isabella Ducrot formano dunque una Triade: un corpo di chine su carta si richiamano al mistero dell'amore terreno come esperienza del divino, al centro un arazzo di lino in cui la parola "DIO" si ripete riducendosi fino a diventare la sola vocale "O" e infine una "Ripetizione" su carta, in cui il cerchio protagonista senza tregua diventa motore di un universo che dispone di nuove regole estetiche.
ISABELLA DUCROT (Napoli, 1931) – Breve biografia
Nei molteplici viaggi in Oriente Isabella Ducrot sviluppa un particolare interesse per i prodotti tessili di questi paesi; da qui parte un percorso di ricerca artistica che prevede l'uso di materiale tessile per la realizzazione delle opere. Alla Biennale di Venezia del 1993 presenta un grande arazzo, oggi parte della Collezione del Museo di Gibellina. Del 2002 è una serie di arazzi di carta esposta all'Archivio di Stato a Milano. Nel 2005 realizza due mosaici per la stazione di Piazza Vanvitelli della metropolitana di Napoli. La Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma ospita due sue personali, nel 2008 e 2014. Nel 2011 partecipa alla Biennale di Venezia, Padiglione Italia. Espone alla Galleryske di New Delhi e successivamente partecipa ad Art Basel. Del 2015 l'installazione "Effimero" al Museo Archeologico di Napoli, curata da Achille Bonito Oliva. Realizza fondali per palcoscenico, per concerti e balletti (Filarmonica di Roma, Balletto del Sud di Lecce, Teatro Olimpico e Teatro Palladium di Roma). Quattro le sue pubblicazioni: "La stoffa a quadri" (2018, ed. Quodlibet), "Fallaste Corazón" (2012, ed. Il notes magico), "Suonno" (2012, ed. La Conchiglia), "La matassa primordiale" (2008, ed. Nottetempo). Attualmente la galleria Galerie Gisela Capitain ospita a Colonia una sua personale (fino al 26 luglio 2019).
11
giugno 2019
Miscellanea. L’esercizio dell’Arte – Capitolo 5: Isabella Ducrot – Tre
Dall'undici al 15 giugno 2019
arte contemporanea
Location
Maja Arte Contemporanea
Roma, Via Di Monserrato, 30, (Roma)
Roma, Via Di Monserrato, 30, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 15.30-20, sabato ore 11-13 e 15-19.30
Vernissage
11 Giugno 2019, ore 17-21
Autore
Curatore