Per chi è appassionato ai Cuori del Venerdì e vuole vedere in esposizione e comprare a prezzi speciali i cartoni originali, le serigrafie e i libri, a "Monti" nel centro di Roma, la galleria Fondaco mette in mostra tantissimi Cuori. Dal "cuore matto" evocato da ritmi anni '60, al cuore innamorato eterno simbolo d'amore, a quello generoso e letterario che si mette in gioco con l'altro, l'arte di Ježek continua ad esprimersi nella sua forma sperimentale, con audacia e forza comunicativa. "Il suo tratto morbido e misterioso ha reso inconfondibile Questioni di cuore, la mia rubrica del Venerdì'. - afferma Natalia Aspesi - Sfogli magari distrattamente il giornale e devi per forza fermarti davanti ad una finestra su cui si affacciano, ogni volta diversi, soffici cuori rossi palpitanti, carnali, sempre vivi".

In occasione della festa di San Valentino, alla galleria Fondaco, per dieci giorni dal 4 al 14 febbraio, saranno esposte al pubblico le rutilanti variazioni/Ježek sul Cuore.

Tutti i quadri dipinti ad acrilico su cartone, rigorosamente in rosso magenta (nei formati 70x70, 30x30, 10x10) sono in esposizione e in vendita insieme a serigrafie, ironiche magliette, cartoline e libri.



BATTICUORI di Mojmir Jezek

Il libro del cuore

Il libro raccoglie cento dei tantissimi cuori disegnati finora da Jezek per la rubrica “Questioni di cuore” di Natalia Aspesi sul Venerdì di Repubblica. Nelle lettere, e nelle risposte di Natalia, si parla d’Amore e di Anima (Eros e Psiche!)

Il cuore, metafora visiva dell’amore, è sempre lo stesso muscolo, seppur mitologico, ma ogni settimana si presenta sotto spoglie diverse. L’idea iniziale è nata dallo stimolo degli “Exercices de style” di Raymond Queneau, in cui lo scrittore racconta in settantotto modi, stili e punti di vista diversi un unico banale fattarello che avviene su un autobus di Parigi. Qui il cuore, il simobolo primario dell’amore, viene “raccontato” ogni settimana in una delle infinite, ma in fondo sempre uguali, variazioni dei batticuori umani. Anche il suo colore è il magenta, il “rosso primario”!

Naturalmente, pur parendo non esaurirsi mai, le variazioni del cuore non sono veramente infinite, ma Jezek, che ha raccolto la sfida, ha intenzione di continuare a dipingerle fino ad esaurimento, e di pubblicarne periodicamente la selezione delle migliori. Dovrebbe aver posto nel Guineess dei primati come più fecondo pittore di cuori nella storia dell’umanità.

Questo primo “ libro del cuore” prende il titolo e l’impaginazione dal catalogo pubblicato in occasione della mostra “Batticuori” a Castel dell’Ovo, organizzata per il Comune di Napoli dalla Fabbrica del lunedì” di Giusi Laurino, nel febbraio 2001. Con la vendita del catalogo e di serigrafie sono stati raccolti fondi per l’Istituto di cardiochirurgia infantile dell’Ospedale Monaldi. In quell’occasione Jezek ha esposto 270 dei suoi cuori nelle belle sale che si affacciano sul cuore del golfo di Napoli.