Israele: il punto di partenza di questa ricerca spaziale e temporale; uno stato che, da oltre 60 anni, ha avuto un'esistenza difficile per la quale "l'emergenza" è sempre stata un "modus vivendi" per il suo popolo; la sua normalità.

Come ogni altro artista, anche l'artista israeliano assorbe il mondo contemporaneo che lo circonda e crea per mezzo di riflessioni, sintesi, sublimazioni e talvolta anche evasioni, una nuova realtà privata.

In questa mostra che riflette sul significato del concetto dei "mondi paralleli" alcuni artisti hanno scelto di relazionarsi a ciò che li circonda attraverso dichiarazioni politiche forti e polemiche sull'onda di un'arte engagée mentre dall'altra parte, un altro gruppo di artisti convoglia nelle opere le apparentemente banali situazioni della vita quotidiana dove però allo stesso tempo sembrano emergere allusioni nascoste di un'altra realtà. Lo spettatore viene in questo modo consapevolmente e allo stesso tempo, inconsapevolmente esposto ad una latente narrativa comune, che affascina per la sua complessità artistica e concettuale.