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Monica Bonvicini – Blind Shot
Per questa personale Monica Bonvicini presenterà un’ installazione e nuove sculture realizzate appositamente per lo spazio della galleria.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il lavoro di Bonvicini è internazionalmente riconosciuto come uno dei
contributi più originali ed interessanti dell’arte degli ultimi anni.
Nata a Venezia nel 1965, dal 1986 vive tra Berlino, Los Angeles e
Vienna, aprendo così il suo linguaggio ad incroci e contaminazioni.
Per questa personale Monica Bonvicini presenterà un’ installazione e
nuove sculture realizzate appositamente per lo spazio della galleria.
Una serie di attrezzi ricoperti di pelle nera sono sospesi in gabbie
metalliche, vetrine dove oggetti del costruire e del distruggere,
negati di ogni funzionalità e ridotti a pura forma, vengono trasformati
in feticci dalle sembianze antropomorfe.
Ricorrente nel lavoro di Bonvicini è l’indagine attorno al problema del
costruire: la relazione che si crea tra lo spazio e il genere, tra
pubblico e privato, tra interno ed esterno, e questa mostra il cui
cardine concettuale ruota intorno all’oggetto-feticcio ne è una
naturale evoluzione.
L’aspetto formalmente più interessante di Bonvicini è nello scoprire
nuove declinazioni del mezzo della scultura. La sua critica al
minimalismo è una critica all’integrazione delle sue forme
nell’estetica del quotidiano borghese, che, spesso rafforzata da un
umorismo tagliente, si concretizza nella definizione di inedite
soluzioni formali.
Il suo lavoro è collezionato ed esposto in istituzioni prestigiose, tra
cui Castello di Rivoli (TO); XLVIII Biennale di Venezia, Venezia
(1999); Kunsthaus Glarus, Glarus; Salzburger Kunstverein, Salisburgo
(2000); Magasin, Grenoble (2001); Palais de Tokyo, Parigi; Shanghai
Biennial, Shanghai Art Museum; Kunstmuseum Aahrus (2002); New Museum,
New York; Museum of Modern Art, Oxford; Tramway Glasgow; Secession,
Vienna (con Sam Durant); 8th Istanbul Biennial (2003).
contributi più originali ed interessanti dell’arte degli ultimi anni.
Nata a Venezia nel 1965, dal 1986 vive tra Berlino, Los Angeles e
Vienna, aprendo così il suo linguaggio ad incroci e contaminazioni.
Per questa personale Monica Bonvicini presenterà un’ installazione e
nuove sculture realizzate appositamente per lo spazio della galleria.
Una serie di attrezzi ricoperti di pelle nera sono sospesi in gabbie
metalliche, vetrine dove oggetti del costruire e del distruggere,
negati di ogni funzionalità e ridotti a pura forma, vengono trasformati
in feticci dalle sembianze antropomorfe.
Ricorrente nel lavoro di Bonvicini è l’indagine attorno al problema del
costruire: la relazione che si crea tra lo spazio e il genere, tra
pubblico e privato, tra interno ed esterno, e questa mostra il cui
cardine concettuale ruota intorno all’oggetto-feticcio ne è una
naturale evoluzione.
L’aspetto formalmente più interessante di Bonvicini è nello scoprire
nuove declinazioni del mezzo della scultura. La sua critica al
minimalismo è una critica all’integrazione delle sue forme
nell’estetica del quotidiano borghese, che, spesso rafforzata da un
umorismo tagliente, si concretizza nella definizione di inedite
soluzioni formali.
Il suo lavoro è collezionato ed esposto in istituzioni prestigiose, tra
cui Castello di Rivoli (TO); XLVIII Biennale di Venezia, Venezia
(1999); Kunsthaus Glarus, Glarus; Salzburger Kunstverein, Salisburgo
(2000); Magasin, Grenoble (2001); Palais de Tokyo, Parigi; Shanghai
Biennial, Shanghai Art Museum; Kunstmuseum Aahrus (2002); New Museum,
New York; Museum of Modern Art, Oxford; Tramway Glasgow; Secession,
Vienna (con Sam Durant); 8th Istanbul Biennial (2003).
27
settembre 2004
Monica Bonvicini – Blind Shot
Dal 27 settembre al 13 novembre 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA EMI FONTANA
Milano, Viale Bligny, 42, (Milano)
Milano, Viale Bligny, 42, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato dalle ore 11.00 alle 19.30 con orario continuato
Vernissage
27 Settembre 2004, ore 19
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