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Monica Menchella – Percorsi superiori
Monica è una fucina di idee che si manifestano dapprima nei bozzetti, schizzi e disegni, da cui trapela una frenesia creativa che viene poi rielaborata nei dipinti
Comunicato stampa
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“La passione di Monica Menchella per la pittura risale all’infanzia dell’artista, e viene incentivata dopo aver frequentato un corso di pittura con Carmelo Stuto, dove Monica scopre il legame tra pittura e disegno.
Monica è una fucina di idee che si manifestano dapprima nei bozzetti, schizzi e disegni, da cui trapela una frenesia creativa che viene poi rielaborata nei dipinti, dove l’ispirazione interagisce con un’analisi intellettiva e interiore e un approccio più meditato e ragionato, una metamorfosi dove l’idea viene tradotta e sviluppata in fase di esecuzione, sempre soggetta a una continua revisione e trasformazione da parte dell’artista, che si sofferma sull’osservazione dei propri lavori per capire quando l’opera è finita –caratteristica degli artisti e della problematica sul non finito, del continuo interrogarsi sulle forme, funzionali a trasmettere il messaggio che l’artista vuole proporre al pubblico -.
Schizzi e bozzetti sono parti integranti della sua ricerca, rappresentano la prima tappa, che viene poi interiorizzata e razionalizzata dall’artista nel momento della realizzazione, dove la Menchella seleziona ciò che le è più congeniale per esprimere e divulgare il suo messaggio. Bozzetti e dipinti, dunque, sono concepiti come elementi fondanti dell’arte di Monica, a volte in sinergia gli uni con gli altri, altre come elementi a sé stanti ma sempre funzionali a trasmettere, con diversi mezzi, il mondo dell’artista e la condivisione di questo con il pubblico. L’universo artistico di Monica è passato da una fase prettamente figurativa a una astratta, o meglio, l’artista raggiunge un connubio tra figurazione e astrazione: dalle sue pennellate corpose e materiche che delineano scenari astratti, si affacciano elementi figurativi; nei suoi lavori incontriamo spesso elementi ovoidali e figure femminili appena abbozzate che costituiscono un rimando al concetto di maternità, protezione, aiuto. Ed è proprio la necessità di aiuto, protezione, la dicotomia tra bene e male, la salvezza interiore, il messaggio che Monica trasmette attraverso la sua Arte, ribadendo il potere terapeutico di questa; messaggio affidato alle forme e alla luce, metafora, quest’ultima, di salvezza, mentre il colore è dettato da una componente più istintiva e spirituale.
Attraverso un sodalizio tra la matericità tecnica e formale e contenuto spirituale, Monica giunge a una sintesi tesa a sottolineare la stretta relazione tra Arte e Vita, fatta, quest’ultima, anche da momenti burrascosi cui segue un desiderio di salvezza, ed è interessante notare come i primi siano resi con motivi orizzontali e grovigli di linee, che, sviluppandosi verso la parte superiore della composizione, lasciano il posto a elementi verticali, interpretabili come punti fermi che offrono una possibilità di risalita, così come gli intrecci e i labirinti segnici si ricompongono in linee morbide che sembrano comunicare il ritrovamento di un percorso da attraversare”.
(Laura Cianfarani)
Monica Menchella nasce a Latina nel 1976. Da più di vent'anni esplora il mondo dell'arte nelle sue diverse forme e, dipinge. Da bambina frequenta la scuola di Carmelo Stuto, che alimenta la convinzione del legame tra pittura e disegno, un aspetto che Monica non abbandonerà mai. Si diploma poi in solfeggio musicale e dopo la laurea in Architettura frequenta un corso di specializzazione in Restauro d’affresco a Venezia, città che nel 2003 ha accolto la sua prima mostra. Ha fatto parte dell'equipe di restauro della Scoletta del Santo a Padova, della Chiesa di San Lio a Venezia e del Portale di San Saba a Roma, continuando tutt’ora a restaurare manufatti artistici di diverso genere.
Artista poliedrica svolge da diversi anni l'attività di attrice teatrale, tra le ultime pièces ricordiamo “Memento mori" e "Quello che gli altri non vedono", con la regia Di Alessia Di Pasquale. Ha nel tempo preso parte a spettacoli con le regie di Stefano Furlan, Emiliano Russo e Marigia Maggipinto oltre ad aver diretto lei stessa diversi spettacoli e performance.
Nel corso degli anni partecipa a diverse collettive tra cui la rassegna di arte contemporanea Lievito 2015. In collaborazione con MAD, Museo d’Arte Diffusa, espone singolarmente presso lo Spazio 11 Concept Store nella città di Latina e successivamente in alcune collettive. Nell’autunno del 2015 è presente con una sua personale “Percorsi Superiori” presso la GalleriAcquario di Roma.
Monica è una fucina di idee che si manifestano dapprima nei bozzetti, schizzi e disegni, da cui trapela una frenesia creativa che viene poi rielaborata nei dipinti, dove l’ispirazione interagisce con un’analisi intellettiva e interiore e un approccio più meditato e ragionato, una metamorfosi dove l’idea viene tradotta e sviluppata in fase di esecuzione, sempre soggetta a una continua revisione e trasformazione da parte dell’artista, che si sofferma sull’osservazione dei propri lavori per capire quando l’opera è finita –caratteristica degli artisti e della problematica sul non finito, del continuo interrogarsi sulle forme, funzionali a trasmettere il messaggio che l’artista vuole proporre al pubblico -.
Schizzi e bozzetti sono parti integranti della sua ricerca, rappresentano la prima tappa, che viene poi interiorizzata e razionalizzata dall’artista nel momento della realizzazione, dove la Menchella seleziona ciò che le è più congeniale per esprimere e divulgare il suo messaggio. Bozzetti e dipinti, dunque, sono concepiti come elementi fondanti dell’arte di Monica, a volte in sinergia gli uni con gli altri, altre come elementi a sé stanti ma sempre funzionali a trasmettere, con diversi mezzi, il mondo dell’artista e la condivisione di questo con il pubblico. L’universo artistico di Monica è passato da una fase prettamente figurativa a una astratta, o meglio, l’artista raggiunge un connubio tra figurazione e astrazione: dalle sue pennellate corpose e materiche che delineano scenari astratti, si affacciano elementi figurativi; nei suoi lavori incontriamo spesso elementi ovoidali e figure femminili appena abbozzate che costituiscono un rimando al concetto di maternità, protezione, aiuto. Ed è proprio la necessità di aiuto, protezione, la dicotomia tra bene e male, la salvezza interiore, il messaggio che Monica trasmette attraverso la sua Arte, ribadendo il potere terapeutico di questa; messaggio affidato alle forme e alla luce, metafora, quest’ultima, di salvezza, mentre il colore è dettato da una componente più istintiva e spirituale.
Attraverso un sodalizio tra la matericità tecnica e formale e contenuto spirituale, Monica giunge a una sintesi tesa a sottolineare la stretta relazione tra Arte e Vita, fatta, quest’ultima, anche da momenti burrascosi cui segue un desiderio di salvezza, ed è interessante notare come i primi siano resi con motivi orizzontali e grovigli di linee, che, sviluppandosi verso la parte superiore della composizione, lasciano il posto a elementi verticali, interpretabili come punti fermi che offrono una possibilità di risalita, così come gli intrecci e i labirinti segnici si ricompongono in linee morbide che sembrano comunicare il ritrovamento di un percorso da attraversare”.
(Laura Cianfarani)
Monica Menchella nasce a Latina nel 1976. Da più di vent'anni esplora il mondo dell'arte nelle sue diverse forme e, dipinge. Da bambina frequenta la scuola di Carmelo Stuto, che alimenta la convinzione del legame tra pittura e disegno, un aspetto che Monica non abbandonerà mai. Si diploma poi in solfeggio musicale e dopo la laurea in Architettura frequenta un corso di specializzazione in Restauro d’affresco a Venezia, città che nel 2003 ha accolto la sua prima mostra. Ha fatto parte dell'equipe di restauro della Scoletta del Santo a Padova, della Chiesa di San Lio a Venezia e del Portale di San Saba a Roma, continuando tutt’ora a restaurare manufatti artistici di diverso genere.
Artista poliedrica svolge da diversi anni l'attività di attrice teatrale, tra le ultime pièces ricordiamo “Memento mori" e "Quello che gli altri non vedono", con la regia Di Alessia Di Pasquale. Ha nel tempo preso parte a spettacoli con le regie di Stefano Furlan, Emiliano Russo e Marigia Maggipinto oltre ad aver diretto lei stessa diversi spettacoli e performance.
Nel corso degli anni partecipa a diverse collettive tra cui la rassegna di arte contemporanea Lievito 2015. In collaborazione con MAD, Museo d’Arte Diffusa, espone singolarmente presso lo Spazio 11 Concept Store nella città di Latina e successivamente in alcune collettive. Nell’autunno del 2015 è presente con una sua personale “Percorsi Superiori” presso la GalleriAcquario di Roma.
17
settembre 2015
Monica Menchella – Percorsi superiori
Dal 17 settembre al 30 ottobre 2015
arte contemporanea
Location
GALLERIA ACQUARIO
Roma, Via Giulia, 178, (Roma)
Roma, Via Giulia, 178, (Roma)
Orario di apertura
chiamare il n. 06.64760353
Vernissage
17 Settembre 2015, ore 18,30
Autore
Curatore