Soggetti delle opere di questa giovane artista emergente sono delle forme immaginarie, molli, invertebrate, che, come ammesso dall’artista stessa “compaiono inaspettatamente”. Non si sa da dove provengano e dove siano dirette, cercano semplicemente di magnetizzare la forza di uno sguardo in un'emozione. Coprotagonista di queste presenze è il vuoto assoluto, reso sia attraverso monocromatiche campiture di colore intenso sia da sfumate gradazioni di luce. In altri casi, invece, lo spazio pittorico è invaso da un brulicare di forme che sembrano in perpetuo e frenetico movimento. I soggetti rimandano ad un “immaginario lontano, infantile, gelatinoso e colorato, ma anche ad una condizione più adulta, biologia o cosmica”. La prima sensazione sui dipinti è di essere in un mondo senza scala. Potrebbe essere un macrocosmo con dei pianeti fluttuanti, delle galassie, oppure un microcosmo fatto di microbi, muffe o batteri. Come se guardassimo con un telescopio o attraverso una lente d’ingrandimento per scoprire nuovi mondi o per vedere il mondo da altri punti di vista.

Monica Righetti lascia libera interpretazione allo spettatore, mettendolo nella condizione di allontanarsi il più possibile dalla realtà razionale, pressante nell’era contemporanea, per lasciarsi guidare dalle emozioni e dai sensi.

Monica Righetti nasce a Treviso nel 1980. Inizialmente intraprende il suo percorso artistico come autodidatta. Successivamente, la sua passione per l’arte la spinge ad iscriversi al Liceo Artistico di Treviso, dove completa il percorso di studi quadriennale diplomandosi a pieni voti nel 2005. Nel febbraio 2010 si laurea con lode presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia (indirizzo pittura). Inizia la sua carriera artistica nel 2003 partecipando a concorsi ed esponendo le sue opere in occasione di numerose mostre collettive ed alcune mostre personali, fra le quali “Emotional code” presso lo spazio Progetto Giovani di Treviso nel 2011.

Monica Righetti sarà presentata da Cristina Tasca, docente di Disegno e Storia dell’Arte, e Stefania Dussin, architetto.
Al termine della presentazione in galleria avrà luogo una PERFORMANCE ESTEMPORANEA di danza e musica che vedrà come protagonisti la ballerina Ylenia Valle e, per le musiche, Alessandro Corsini (in arte Dj Enjoy).