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Monica Zani – LadyLOO
Il lavoro di Monica è intimo, profondo, delicato e rivoluzionario. Una volta viste le opere di Monica Zani non si riescono a dimenticare perché parlano in maniera intima e risuonano nell’anima attraverso i materiali e le icone che sceglie di rappresentare attraverso le sue Donne e le sue Tele Libere
Comunicato stampa
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LadyLOO
Monica Zani
Testi a cura di Veronica Bassani
Il lavoro di Monica è intimo, profondo, delicato e a suo modo rivoluzionario.
Una volta viste le opere di Monica Zani non si riescono a dimenticare perché parlano in maniera
intima e risuonano nell’anima attraverso i materiali e le icone che sceglie di rappresentare
attraverso le sue Donne e le sue Tele Libere.
Tele, ma non solo troviamo all’interno di questa installazione anche elementi di vestiario che
attraverso la loro potenza simbolica ci accompagnano in un viaggio nella vita femminile a volte
avvolta da un dolore nascosto, a volte da un’esplosione di emozioni che prende forma attraverso i
colori che vediamo impiegati, altre volte attraverso flussi di parole e simboli che danno forma ad
un rituale catartico che ci trasporta in un’altra dimensione. Spesso le Donne e le illustrazioni di
Monica partono da foto e quadri che racchiudono sguardi e pensieri di un altro tempo. Come
quello ispirato dal quadro con la donna su sfondo verde che ha evocato questo pensiero a
Monica:
Lei ha trovato me.
Ho incontrato il mio stesso sguardo guardandola.
Uno sguardo fiero, perforante perché sulla superficie non può soffermarsi troppo a lungo.
La determinazione con cui ti continua a guardare anche quando abbassi il tuo sguardo.
Non intimorisce, al contrario, trova la stessa forza che applica, dentro di te.
La donna catturata in questo piccolo supporto, la quale autore o autrice per me rimangono anonimi
è stata la matrice di molto del mio lavoro da un certo punto in poi.
Il mio lavoro sulle donne è una serie di grandi incontri con donne conosciute o non.
E’ un "rituale" di ripetizione, essendo la tecnica principale l'incisione non potrebbe essere
diversamente.La stessa matrice, diversi risultati.
Un viaggio che continua da quello sguardo.
Come la storia dell'arte ci insegna e come ammiriamo in grandissime opere che hanno superato la
loro era e i canoni, così la storia degli oppressi e dei reclusi ci insegna che è nella lotta, nella
determinazione di voler rivolgere quello sguardo e non di essere solo osservata che si creano novità
che prima non si immaginava neppure potessero esistere.
È un lavoro unico e travolgente. Necessario. Salvifico.Ascoltandola percepisci un passato che si
riesce ad elaborare solo sulle sue tele, affiora un bisogno di riscatto per quelle donne che
diventano un’ossessione e per quei fondi che non possono essere immacolati, ma devono
raccontare un passato su cui si innesta il vissuto di Monica. La prima volta che con Monica ci
siamo parlate non ci conoscevamo, ma in un attimo ci siamo capite e trovate per il modo in cui
vibravano e risuonavano le nostre anime, anime antiche fattive e sensibili. Come quelle delle
tante Donne rivoluzionarie che popolano e danno vita alle opere di Monica.
Veronica Bassani
Monica Zani nasce e vive a Faenza. Consegue il diploma di Maestro d’Arte e il diploma di Graphic
Design. Frequenta diversi corsi di specializzazione in illustrazione, stampa, incisione e xilografia,
calligrafia. Ha partecipato a diverse mostre sia personali che collettive come illustratrice e
pittrice, esponendo in Italia e all’estero. Collabora con case editrici come Carthusia edizioni e
magazine come, ELLE, FOOL, L’Espresso etc.
Ha ricevuto vari riconoscimenti e premi tra i quali la selezione alla Mostra Illustratori Bologna
Children’s Book Fair e Annual Autori di Immagini etc.Le opere di Monica sono ben riconoscibili,
hanno delle caratteristiche che rimangono anche se il suo lavoro muta in continuazione, senza
sosta, come una necessità incessante di capire. Le tecniche si susseguono, ma la trama è il suo
gusto e il suo carattere. Monica usa la sua arte come linguaggio, comunica con maestria se stessa
nella forma più cruda e pura. Ma non solo se stessa infatti le sue opere presentano dei
personaggi, per la maggior parte sono donne d’ altri tempi realmente esistite, dagli sguardi
diretti e decisi. Con loro ha un legame, un’ossessione di ricerca e osservazione. Le donne che
disegna sono impavide, fiere e decise, infondono libertà e coraggio. Sono sempre loro stesse e
sempre senza limiti. Monica dice: “Mi fermo e decido che sarà lei quando sento: libertà, coraggio,
fascino, profondità, non penso mentre la disegno, la incido con la smania di vedere se sarà viva
quando andrò a stamparla, a quel punto raggiungo la mia libertà e mi sento bene”.
Monica Zani
Testi a cura di Veronica Bassani
Il lavoro di Monica è intimo, profondo, delicato e a suo modo rivoluzionario.
Una volta viste le opere di Monica Zani non si riescono a dimenticare perché parlano in maniera
intima e risuonano nell’anima attraverso i materiali e le icone che sceglie di rappresentare
attraverso le sue Donne e le sue Tele Libere.
Tele, ma non solo troviamo all’interno di questa installazione anche elementi di vestiario che
attraverso la loro potenza simbolica ci accompagnano in un viaggio nella vita femminile a volte
avvolta da un dolore nascosto, a volte da un’esplosione di emozioni che prende forma attraverso i
colori che vediamo impiegati, altre volte attraverso flussi di parole e simboli che danno forma ad
un rituale catartico che ci trasporta in un’altra dimensione. Spesso le Donne e le illustrazioni di
Monica partono da foto e quadri che racchiudono sguardi e pensieri di un altro tempo. Come
quello ispirato dal quadro con la donna su sfondo verde che ha evocato questo pensiero a
Monica:
Lei ha trovato me.
Ho incontrato il mio stesso sguardo guardandola.
Uno sguardo fiero, perforante perché sulla superficie non può soffermarsi troppo a lungo.
La determinazione con cui ti continua a guardare anche quando abbassi il tuo sguardo.
Non intimorisce, al contrario, trova la stessa forza che applica, dentro di te.
La donna catturata in questo piccolo supporto, la quale autore o autrice per me rimangono anonimi
è stata la matrice di molto del mio lavoro da un certo punto in poi.
Il mio lavoro sulle donne è una serie di grandi incontri con donne conosciute o non.
E’ un "rituale" di ripetizione, essendo la tecnica principale l'incisione non potrebbe essere
diversamente.La stessa matrice, diversi risultati.
Un viaggio che continua da quello sguardo.
Come la storia dell'arte ci insegna e come ammiriamo in grandissime opere che hanno superato la
loro era e i canoni, così la storia degli oppressi e dei reclusi ci insegna che è nella lotta, nella
determinazione di voler rivolgere quello sguardo e non di essere solo osservata che si creano novità
che prima non si immaginava neppure potessero esistere.
È un lavoro unico e travolgente. Necessario. Salvifico.Ascoltandola percepisci un passato che si
riesce ad elaborare solo sulle sue tele, affiora un bisogno di riscatto per quelle donne che
diventano un’ossessione e per quei fondi che non possono essere immacolati, ma devono
raccontare un passato su cui si innesta il vissuto di Monica. La prima volta che con Monica ci
siamo parlate non ci conoscevamo, ma in un attimo ci siamo capite e trovate per il modo in cui
vibravano e risuonavano le nostre anime, anime antiche fattive e sensibili. Come quelle delle
tante Donne rivoluzionarie che popolano e danno vita alle opere di Monica.
Veronica Bassani
Monica Zani nasce e vive a Faenza. Consegue il diploma di Maestro d’Arte e il diploma di Graphic
Design. Frequenta diversi corsi di specializzazione in illustrazione, stampa, incisione e xilografia,
calligrafia. Ha partecipato a diverse mostre sia personali che collettive come illustratrice e
pittrice, esponendo in Italia e all’estero. Collabora con case editrici come Carthusia edizioni e
magazine come, ELLE, FOOL, L’Espresso etc.
Ha ricevuto vari riconoscimenti e premi tra i quali la selezione alla Mostra Illustratori Bologna
Children’s Book Fair e Annual Autori di Immagini etc.Le opere di Monica sono ben riconoscibili,
hanno delle caratteristiche che rimangono anche se il suo lavoro muta in continuazione, senza
sosta, come una necessità incessante di capire. Le tecniche si susseguono, ma la trama è il suo
gusto e il suo carattere. Monica usa la sua arte come linguaggio, comunica con maestria se stessa
nella forma più cruda e pura. Ma non solo se stessa infatti le sue opere presentano dei
personaggi, per la maggior parte sono donne d’ altri tempi realmente esistite, dagli sguardi
diretti e decisi. Con loro ha un legame, un’ossessione di ricerca e osservazione. Le donne che
disegna sono impavide, fiere e decise, infondono libertà e coraggio. Sono sempre loro stesse e
sempre senza limiti. Monica dice: “Mi fermo e decido che sarà lei quando sento: libertà, coraggio,
fascino, profondità, non penso mentre la disegno, la incido con la smania di vedere se sarà viva
quando andrò a stamparla, a quel punto raggiungo la mia libertà e mi sento bene”.
07
marzo 2024
Monica Zani – LadyLOO
Dal 07 al 24 marzo 2024
arte contemporanea
Location
MUSEO CARLO ZAULI
Faenza, Via Della Croce, 6, (Ravenna)
Faenza, Via Della Croce, 6, (Ravenna)
Orario di apertura
Martedì e giovedì ore 14-17
Mercoledì, venerdì e sabato 10-13
Sito web
Ufficio stampa
Fatti D'Arte
Autore
Curatore
Autore testo critico