GIUSEPPE CHIARI, EUGENIO MICCINI, LAMBERTO PIGNOTTI, RENATO RANALDI.
PRESENTI ANCHE TRE GIOVANI ARTISTI:
ALESSANDRO CASATI, GIANNI DORIGO, GABRIELE GOTTI.
ALLA PERFORMANCE DI MICCINI PARTECIPA ELENA MARINI.

LA PRESENTE MOSTRA DI VICCHIO UNISCE UN QUARTETTO DI ARTISTI GIA' COLLAUDATO SIA DA UNA LUNGA AMICIZIA CHE DA UN SODALIZIO ARTISTICO, SEPPURE LA VICENDA ARTISTICA DI RANALDI DIFFERISCA DAGLI ALTRI TRE. PER QUEST'ULTIMO LA VINCA MASINI HA SCRITTO DI "STRAORDINARIA, INQUIETA, STRAVOLTA FANTASIA". POI DI "LEGGEREZZA SCONTROSA", E POI ANCORA IRONIA E GIOCO.
QUESTI STESSI ELEMENTI POSSONO ESSERE RINTRACCIATI, CERTO SOTTO UN ALTRO SEGNO ARTISTICO, NELL'ORMAI PIù CHE QUARANTENNALE ATTIVITA' ESTETICA DI GIUSEPPE CHIARI, PIGNOTTI E MICCINI. I TRE ARTISTI FURONO FONDATORI NEL1963 DEL GRUPPO 70, IL MOVIMENTO RIPORTO' FIRENZE ALLA RIBALTA ARTISTICA NAZIONALE E INTERNAZIONALE, CONFRONTANDOSI ALLA PARI CON GLI EVENTI ARTISTICI CONTEMPORANEI (VEDI FLUXUS DI CUI CHIARI FECE PARTE) E DI ALTRI NE FU IL PRECURSORE VEDI LA PLURISENSORIALITA' DELLE ARTI. FORSE VICCHIO, CHE PORTA ALLA MEMORIA ANTICHI FASTI ARTISTICI, E' IL FILO ROSSO CHE CONGIUNGE DUE EPOCHE D'ORO DELLA CULTURA TOSCANA.