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Mousikè ad Akragas
Iconografia musicale delle ceramiche attiche e magnogreche del Museo Archeologico Regionale di Agrigento
Comunicato stampa
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Le testimonianze archeologiche dell’antica Akragas dimostrano con particolare evidenza l’importanza della musica nel mondo antico. E' attraverso le immagini delle ceramiche a figure nere e a figure rosse con raffigurazioni musicali provenienti dalle necropoli e dalle aree sacre che e' possibile conoscere i luoghi e i contesti dove la musica veniva fruita e agita e il valore simbolico attribuito agli strumenti musicali.
La mostra Mousike' ad Akragas, con la presentazione delle raffigurazioni musicali delle ceramiche attiche e magnogreche conservate presso il Museo Archeologico Regionale di Agrigento, ci permette di conoscere alcuni elementi della cultura e della societa' greca e di definire la storia sociale e culturale della musica.
Le ceramiche, provenienti dalle necropoli di Akragas di Contrada Pezzino, Contrada Mose', Contrada Poggio Giache di Villaseta e dalle necropoli di Monte Saraceno (Ravanusa), Monte Adranone (Sambuca di Sicilia) e di Vassallaggi (San Cataldo), risalgono ad un periodo compreso fra la fine del VI e il IV sec. a.C., l’arco di tempo in cui si era insediata e sviluppata la colonizzazione greca nella citta' di Akragas.
Lo studio delle immagini musicali rappresenta “un ritrovato metodo di interpretazione del contesto musicale. Grazie alla ricca documentazione iconografica, vero e proprio <> dell’immaginario musicale degli antichi Greci, possiamo ancora oggi essere a contatto con i luoghi cultuali e privati, gli esecutori e i destinatari immediati di ogni momento della catena composizione trasmissione recezione musicale" (Franco Alberto Gallo).
Le ceramiche mettono in evidenza che gli strumenti musicali trovano una precisa collocazione all’interno di scene mitiche, eroiche, teatrali e narrative. La varieta' figurativa risente dell’evoluzione dell’ideologia funeraria che, nel periodo compreso tra la fine del VI e l’inizio del V sec. a.C. predilige figure del mondo mitico, mentre a partire dal 450 a.C. cominciano a comparire le tematiche funerarie, con riferimento al mondo dell’oltretomba. In eta' arcaica i corredi tombali riflettevano lo status del defunto ed esprimevano le funzioni che rendevano il morto degno di memoria. Dalla fine del VI e l’inizio del V sec. a.C., e poi per tutto il IV e il III secolo, si assiste ad uno spostamento di interesse verso l’individuo e la continuazione della vita nell’aldila': questa concezione pone l’attenzione sul futuro dell’individuo oltre la morte.
Fra le divinita' sono presenti Apollo, unico dio del pantheon greco legato direttamente e in modo esplicito alla musica; Artemide, Athena ed Hermes, Eros e Dioniso. Nell’ampio panorama di scene musicali delle ceramiche attiche e magnogreche di Akragas sono presenti anche scene di simposio, di komos e di agoni musicali e ginnici e gli strumenti musicali in questi contesti assumono anche una funzione simbolica.
La mostra “Immagini della musica ad Akragas" include anche la coroplastica con raffigurazioni musicale proveniente da aree sacre e necropoli. Si tratta di statuette, perlopiu' di suonatrici che sembrano poter essere connesse con eventi sonori nell’ambito dei riti delle divinita' ctonie.
La mostra Mousike' ad Akragas, con la presentazione delle raffigurazioni musicali delle ceramiche attiche e magnogreche conservate presso il Museo Archeologico Regionale di Agrigento, ci permette di conoscere alcuni elementi della cultura e della societa' greca e di definire la storia sociale e culturale della musica.
Le ceramiche, provenienti dalle necropoli di Akragas di Contrada Pezzino, Contrada Mose', Contrada Poggio Giache di Villaseta e dalle necropoli di Monte Saraceno (Ravanusa), Monte Adranone (Sambuca di Sicilia) e di Vassallaggi (San Cataldo), risalgono ad un periodo compreso fra la fine del VI e il IV sec. a.C., l’arco di tempo in cui si era insediata e sviluppata la colonizzazione greca nella citta' di Akragas.
Lo studio delle immagini musicali rappresenta “un ritrovato metodo di interpretazione del contesto musicale. Grazie alla ricca documentazione iconografica, vero e proprio <
Le ceramiche mettono in evidenza che gli strumenti musicali trovano una precisa collocazione all’interno di scene mitiche, eroiche, teatrali e narrative. La varieta' figurativa risente dell’evoluzione dell’ideologia funeraria che, nel periodo compreso tra la fine del VI e l’inizio del V sec. a.C. predilige figure del mondo mitico, mentre a partire dal 450 a.C. cominciano a comparire le tematiche funerarie, con riferimento al mondo dell’oltretomba. In eta' arcaica i corredi tombali riflettevano lo status del defunto ed esprimevano le funzioni che rendevano il morto degno di memoria. Dalla fine del VI e l’inizio del V sec. a.C., e poi per tutto il IV e il III secolo, si assiste ad uno spostamento di interesse verso l’individuo e la continuazione della vita nell’aldila': questa concezione pone l’attenzione sul futuro dell’individuo oltre la morte.
Fra le divinita' sono presenti Apollo, unico dio del pantheon greco legato direttamente e in modo esplicito alla musica; Artemide, Athena ed Hermes, Eros e Dioniso. Nell’ampio panorama di scene musicali delle ceramiche attiche e magnogreche di Akragas sono presenti anche scene di simposio, di komos e di agoni musicali e ginnici e gli strumenti musicali in questi contesti assumono anche una funzione simbolica.
La mostra “Immagini della musica ad Akragas" include anche la coroplastica con raffigurazioni musicale proveniente da aree sacre e necropoli. Si tratta di statuette, perlopiu' di suonatrici che sembrano poter essere connesse con eventi sonori nell’ambito dei riti delle divinita' ctonie.
07
dicembre 2006
Mousikè ad Akragas
Dal 07 dicembre 2006 al 07 gennaio 2007
archeologia
arte antica
arte antica
Location
MARAG – MUSEO ARCHEOLOGICO REGIONALE PIETRO GRIFFO
Agrigento, Via Passeggiata Archeologica, (Agrigento)
Agrigento, Via Passeggiata Archeologica, (Agrigento)