L’esposizione, curata dal giovane storico d’arte Santino Russo, mette a confronto le opere di 6 artisti italiani e 3 artisti spagnoli. Gli artisti italiani sono: Tiziana Contino nota per le sue ricerche sul transgenderismo è presente con un video denso di atmosfere da Baccanale; Viera Danielli presente con la sua installazione fotografico-letteraria; Giovanni Galizia noto per le sue installazioni piene di riflessioni sui moti-problemi dell’uomo contemporaneo delizierà l’esposizione con una sua installazione e con la propria presenza all’inaugurazione; Giorgia Leone, la più giovane degli artisti, si affaccia per la prima volta ad una collettiva con le sue fotografie in bilico tra sogno ed ombra; Marilena Vita, appena rientrata dall’Africa dove ha prodotto una serie di documentari sulla popolazione Saharawi, è presente con tre delle sue opere piene di passioni cromatiche ed animate sempre dal gioco ed infine Paola Raffa e la sua poesia fotografica.

Gli artisti spagnoli: Juan Jesus De los Heros, Jorge Ferrer, “Tanty” alias Francisco Garcia Naharro.

Jorge Ferrer, basco, nipote della grande Esther Ferrer, leader del movimento Zaj, fa il suo esordio, in Italia, con una parte della serie di fotografie Jumping realizzate durante le sue performance nelle più importanti città del mondo. Anche Juan Jesus De los Heros, catalano, approda per la prima volta in Italia e lo con una delle sue produzioni video già ampiamente apprezzata al Centro di Cultura Contemporanea di Barcelona (CCCB). “Tanty” , artista di Cordoba (Andalusia), trasferisce nei video in mostra la sua alma spagnola e i problemi della sua terra.

Il tema della mostra, il movimento al plurale, è il minimo comune multiplo a tutte le opere in mostra. Le arti visive, immobili per costituzione, superano la loro essenza di segmento. Tutto si muove, “tutto scorre”, una figura non è mai stabile davanti a noi ma appare e scompare incessantemente, si evolve, cresce, “diviene”.

La Galleria Roma sarà invasa da una serie di installazioni, di video e fotografie che permetteranno al visitatore, grazie anche all’allestimento, sia un movimento reale, fisico, sia un movimento intellettivo, fatto di collegamenti tra le opere e di rimandi letterari. Si tratta di una produzione speciale e di un gioco quanto mai interessante nel rimando tra le opere.



Il progetto si realizza grazie all’importante collaborazione con il personale del Museu d’Historia de la Ciutat de Barcelona che ha permesso i contatti con gli artisti spagnoli, e anche grazie alla partecipazione dell’Associazione A Sud dell’Arte Onlus.