Il lavoro di Marta Fàbregas, esposto per la prima volta in una personale in Italia, cattura e seduce conducendoci in mondi lontani e diversi, dove ogni donna rappresentata, da qui il titolo ‘Mujeres’ ci regala, partendo dalla sua immagine cristallizzata in una foto e trasformata dall’artista in un’opera, il contributo dato allo scorrere del tempo e alla scrittura della Storia, della sua Storia personale e della Storia di tutti noi.

Il percorso espositivo ci catapulta dall’Africa all’Oriente, ci suggerisce consuetudini, usanze, tradizioni che sono parte della Storia di questi continenti e lo fa attraverso le immagini di donne che
sembrano stringere tra di loro segrete alleanze fatte di sacrifici, di abnegazione, di anonimato e sono proprio questi elementi a renderle coese e a costituire la forza del messaggio della mostra, messaggio che non viene urlato ma elegantemente sussurrato.

L’artista regala visibilità a chi è spesso dimenticato, a chi con il suo operare quotidiano e marginale ha comunque contribuito al processo di civilizzazione di cui oggi tutti beneficiamo e lo fa in modo originale ed esclusivo: partendo dall’apertura del cassetto della memoria, oggi facilitato dal web, attraverso l’utilizzo della tecnica della ‘transfotografia’, effettua i suoi interventi con diversi materiali stampando frammenti di immagini e ricomponendoli in opere uniche fino a diventare il demiurgo di una nuova identità per ognuna delle donne rappresentate.


Biografia Marta Fàbregas Aragall

Marta Fàbregas è un’artista spagnola.
Nata a Barcellona il 12 aprile 1974, ha studiato fotografia all’IEFC (Institut d’Estudis Fotogràfics de Catalunya). Ha lavorato in diversi studi fotografici di Barcellona e, nel 1998, ha co-fondato Estudi La Fotogràfica con il fotografo Marc Vidal.
Da allora si è dedicata principalmente alla realizzazione di progetti (i cui lavori sono presenti in numerose collezioni private e museali) caratterizzati da una impronta che li rende unici e facilmente riconoscibili sia per i soggetti che per la tecnica utilizzata.
Attiva nel sociale Marta con la sua serie di lavori, dà dignità a figure prevalentemente femminili spesso dimenticate dalla storia regalando loro visibilità ed enfatizzando il ruolo essenziale avuto nel processo di civilizzazione di cui oggi tutti beneficiamo.
Il tutto attraverso l’utilizzo della tecnica della ‘transfotografia’ che diventa il media che permette a Marta di recuperare immagini dal passato, effettuare i suoi interventi con diversi materiali e di stampare frammenti di immagini che vengono ricomposti con la tecnica del collage dando così vita ad opere uniche.
Marta è impegnata anche in attività di docenza.