Dal 2 dicembre 2006 al 14 gennaio 2007 la galleria ARCH ospiterà la mostra collettiva MUSEOBAZAR.

Con questo evento la galleria ARCH intende sviluppare un diverso rapporto con l’arte, valorizzando i tratti più autentici dell’artigianato e della produzione artistica affinchè non vengano stravolti e dispersi, per diffondere, attraverso un approccio informale, la cultura del lavoro e del saper fare artistico.

Come il suq al-Milh dell’antica città fiaba di San'a, il nostro spazio espositivo si trasformerà in una sorta di suq museale, in cui si potranno ammirare una quantità incredibile di oggetti artistici e di opere d’arte. Pittura, oggettistica, artigianato etnico, fotografia, vintage, design, libri illustrati, anelli di carta, argenti, bijoux, hi-fi d’arte, abiti e gioielli realizzati con materiale riciclato e giocattoli introvabili.

L’allestimento risulterà pittoresco e animato dall’arte nelle sue diverse forme; sembrerà di rivivere misteriose e seducenti atmosfere di civiltà lontane: dalle pareti lisce agli interstizi, dai punti di giunzione al totem in ferro e vetro. Lo spettatore verrà gradualmente avvolto dallo spazio, in un processo artistico in cui l’arte spogliato della sua ‘aura’, risulterà maggiormente accessibile e fruibile, semplice manifestazione d’ingegno e creatività.

Gli artisti di Museo Bazar:

Paolo Bielli, artista eclettico, lavora con plexiglas, coltelli, tableaux pubblicitari e con il suo stesso corpo, costruendo inediti percorsi dei sensi.

Daniela Massacci ama l’inchiostro di china e la carta; con questo materiale realizza anelli di carta (serie delle colonie, delle corolle e dei batteri) dalle forme stravaganti fissate da collante vinilico, in cui la fragilità è sinonimo di delicatezza.

Marco Minelli fondatore del movimento dell' Irrealismo che abbraccia sia il mondo dell' Hi-Fi che quello del gioiello contemporaneo. Nel 2002 i suoi lavori sono stati oggetto di studio presso la University of Hartford nel Connecticut - USA

Paola Ranfi orafa insegnante allo IED e al San Giacomo di Roma; ha realizzato gioielli – accessori moda per l’atelier di Valentino e Mila Schön.

Stefania Vecchione designer, lavora con materiali di scenografia e materiali riciclati (alluminio, ferro, vetro…) e realizza lampade, vassoi, sedie e tavolini, dal design fuori dal comune e funzionale, come la lampada “bobina” in filo di saldatura e molle di materassi.

Antonio Verdone assembla materie trovate, “objet trouve” che creano un unicum di atmosfere magiche, rituali, ancestrali, tese a rivelare l’enigmatico del mondo. Lo stesso artista nel suo manifesto teoretico parla di un “Neo – infantilismo” e di “Testamento etno-dadaista di un vagabondo” puntando nel suo rapporto con lo spettatore sulla simultaneità del racconto delle sue opere.

Auraviva (artigianato siriano), Andrea Barazzutti (dipinti e cartoni), Paolo Bielli (pannelli), Claudine Bowole Pia (dipinti), Antonio Carli (dipinti), Giorgio Ceccotti (design), Raffaella Ciccia (argenti e dipinti), Raffaella Cesare (argenti), Simone Damiani (fotografia e dipinti), Fabiola Del Toro (bijoux), Francesco Di Tommaso (disegni), East & West (artigianato indiano), Elena Ferrini (ceramiche), Tommaso Garavini (dipinti e design), Giulia Garroni (accessori), Simonetta Lambertini (pannelli), Ida Matera (bijoux), Marloes Mandaat (preziosi), Manolo Morea (disegni e dipinti), Occhio del Riciclone (accessori e abiti con materiale di riuso),Vania Pitotti (argenti), Rosita Sabatini (dipinti), Marco Scola (dipinti e bijoux), Siani Decor (interior design), Paola Ranfi (gioielli), Terre Rare (ceramiche), Marco Sibillio (fotografia), Leonardo Tizi (gioielli e dipinti), Ornella Maria Vinti (gioielli).