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Mustafa Sabbagh per Mario Sironi
In occasione della partenza della Venere dei Porti di Mario Sironi (1885- 1961) per la mostra di De Chirico a Ferrara, Casa Museo Boschi Di Stefano ospita l’opera Venere Nera dell’artista italo-palestinese Mustafa
Sabbagh. Il 19 novembre presentazione ufficiale dell’acquisizione dell’opera alla presenza dell’artista assieme alla dr.ssa Maria Luisa Pacelli (direttrice Palazzo dei Diamanti, Ferrara) ed alla dr.ssa Maria Fratelli (direttrice Casa Museo Boschi Di Stefano).
Comunicato stampa
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In occasione della partenza della Venere dei Porti di Mario Sironi (1885- 1961) per la mostra De Chirico a
Ferrara. Metafisica e avanguardie (Palazzo dei Diamanti, Ferrara, dal 14 novembre 2015 al 28 febbraio
2016), Casa Museo Boschi Di Stefano ospiterà l’opera Venere Nera dell’artista italo-palestinese Mustafa
Sabbagh. Il visitatore di Casa Boschi Di Stefano avrà il privilegio di ammirare per tre mesi l’opera di uno dei
più noti fotografi contemporanei, che attualizza la poetica di Sironi con linguaggi propri al nostro tempo, e
stilemi propri alla sua arte.
A decorrere dal 28 febbraio 2016, l’opera entrerà a far parte stabilmente della Collezione Boschi Di
Stefano, aprendo la strada ad un progetto atto ad incrementare la raccolta della Casa Museo con
interpretazioni di alcuni fra gli artisti più celebri del nuovo millennio, ricalcando oggi quello che è stato lo
spirito mecenatico e la peculiarità stessa della collezione: specchio vivo dello Zeitgeist della propria epoca e,
al contempo, strumento di conoscenza delle nuove correnti artistiche.
Entrambe altere e consumate, alla Venere dei Porti, muta e senza volto, si va a sostituire una Venere Nera,
su fondo nero - seguendo una delle cifre della serie esposta da Sabbagh in alcuni dei più prestigiosi musei e
delle collezioni d’arte contemporanea nazionali ed internazionali. Guardando fieramente dentro l’obiettivo, la
dea di Sabbagh interroga direttamente lo spettatore, tenendolo a distanza ma, contemporaneamente,
attirandolo con la sua carnale ieraticità: una “dea 2.0” come l’ha definita l’artista, dal corpo nero come il
catrame, metafora nera della società dei consumi.
Il patrimonio del Museo viene così incrementato da un capolavoro dell’artista cosmopolita, definito dallo
storico dell’arte e curatore Peter Weiermair come uno dei 100 fotografi più influenti al mondo, e uno dei 40
ritrattisti di nudo più rilevanti su scala internazionale.
Un incontro con l’artista è in calendario il 19 novembre alle ore 17.00 nel salotto di casa Boschi.
Saranno con lui la dott.ssa Maria Luisa Pacelli, direttore di Palazzo dei Diamanti di Ferrara, e la
dott.ssa Maria Fratelli, direttore di Casa Museo Boschi Di Stefano.
Ferrara. Metafisica e avanguardie (Palazzo dei Diamanti, Ferrara, dal 14 novembre 2015 al 28 febbraio
2016), Casa Museo Boschi Di Stefano ospiterà l’opera Venere Nera dell’artista italo-palestinese Mustafa
Sabbagh. Il visitatore di Casa Boschi Di Stefano avrà il privilegio di ammirare per tre mesi l’opera di uno dei
più noti fotografi contemporanei, che attualizza la poetica di Sironi con linguaggi propri al nostro tempo, e
stilemi propri alla sua arte.
A decorrere dal 28 febbraio 2016, l’opera entrerà a far parte stabilmente della Collezione Boschi Di
Stefano, aprendo la strada ad un progetto atto ad incrementare la raccolta della Casa Museo con
interpretazioni di alcuni fra gli artisti più celebri del nuovo millennio, ricalcando oggi quello che è stato lo
spirito mecenatico e la peculiarità stessa della collezione: specchio vivo dello Zeitgeist della propria epoca e,
al contempo, strumento di conoscenza delle nuove correnti artistiche.
Entrambe altere e consumate, alla Venere dei Porti, muta e senza volto, si va a sostituire una Venere Nera,
su fondo nero - seguendo una delle cifre della serie esposta da Sabbagh in alcuni dei più prestigiosi musei e
delle collezioni d’arte contemporanea nazionali ed internazionali. Guardando fieramente dentro l’obiettivo, la
dea di Sabbagh interroga direttamente lo spettatore, tenendolo a distanza ma, contemporaneamente,
attirandolo con la sua carnale ieraticità: una “dea 2.0” come l’ha definita l’artista, dal corpo nero come il
catrame, metafora nera della società dei consumi.
Il patrimonio del Museo viene così incrementato da un capolavoro dell’artista cosmopolita, definito dallo
storico dell’arte e curatore Peter Weiermair come uno dei 100 fotografi più influenti al mondo, e uno dei 40
ritrattisti di nudo più rilevanti su scala internazionale.
Un incontro con l’artista è in calendario il 19 novembre alle ore 17.00 nel salotto di casa Boschi.
Saranno con lui la dott.ssa Maria Luisa Pacelli, direttore di Palazzo dei Diamanti di Ferrara, e la
dott.ssa Maria Fratelli, direttore di Casa Museo Boschi Di Stefano.
19
novembre 2015
Mustafa Sabbagh per Mario Sironi
Dal 19 novembre 2015 al 28 febbraio 2016
arte contemporanea
Location
CASA MUSEO BOSCHI DI STEFANO
Milano, Via Giorgio Jan, 15, (Milano)
Milano, Via Giorgio Jan, 15, (Milano)
Vernissage
19 Novembre 2015, h 17
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