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Mutazioni corporee
Installazioni fotografiche di Duane Michals, Angelina Bartilomo, Sebastian Culpo, Pietro Licata, Giuseppe Maiorana e Nino Russo.
Comunicato stampa
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La Galleria Agorà, che si occupa da sempre della promozione della cultura valorizzando la sensibilità creativa degli artisti, propone all’interno della sua stagione invernale l’intervento performativo MUTAZIONI CORPOREE con una mostra fotografica degli scatti dell’americano Duane Michals affiancando le stampe fotografiche di giovani artisti come Angelina Bartilomo, Sebastian Culpo, Pietro Licata, Giuseppe Maiorana e Nino Russo.
Il corpo, elemento costante in MUTAZIONI CORPORANEE, dagli anni sessanta è stato utilizzato dagli artisti come “materia espressiva” e continua ancora oggi ad essere materia di sperimentazione, considerata dalle nuove generazioni punto di partenza e punto di arrivo.
Del tutto spontanea è la domanda sul perché mescolare e/o affiancare assieme all’opera Narcisus di Duane Michals le proposte fotografiche di questi giovani artisti.
La risposta, oltre all’evidente tema del corpo, va ricercata nel desiderio di questi giovani artisti di riflettere sulla (attuale) condizione umana e di esplorarne i misteri in rapporto alle immagini, che ne danno spesso, una statica e poco espressiva rappresentazione.
La sperimentazione che traspare dai presenti scatti conferma una costante di Duane Michals, che è quella di distaccarsi dalle tecniche canoniche della fotografia, come egli stesso dice: ''Ero fortunato perché non sono andato mai a scuola di fotografia e non ho imparato le regole della fotografia e, nel non imparare le regole, ero libero. Dico sempre, o siete definiti dal mezzo o ridefinite il mezzo nei termini dei vostri bisogni'' e ancora ''Non mi interessa una stampa perfetta. A me interessa un'idea perfetta. Le idee sopravvivono alle brutte stampe e alle cattive riproduzioni. Queste possono cambiare le nostre vite''.
Duane Michals e con lui anche Bartilomo, Culpo, Licata, Maiorana e Russo, preferiscono far riflettere piuttosto che colpire solo attraverso una ''bella foto''. Un tramonto o un qualunque altro soggetto rappresentato in modo banale e farebbe della fotografia solo un mezzo noioso, che certamente non è arte.
Continua così Michals ''penso che le fotografie dovrebbero essere provocatorie e non dirvi cose che già conoscete. Non ha un grande potere o magia riprodurre il volto di qualcuno in una fotografia. La magia è nel vedere le persone in nuovi sensi''.
Il corpo, elemento costante in MUTAZIONI CORPORANEE, dagli anni sessanta è stato utilizzato dagli artisti come “materia espressiva” e continua ancora oggi ad essere materia di sperimentazione, considerata dalle nuove generazioni punto di partenza e punto di arrivo.
Del tutto spontanea è la domanda sul perché mescolare e/o affiancare assieme all’opera Narcisus di Duane Michals le proposte fotografiche di questi giovani artisti.
La risposta, oltre all’evidente tema del corpo, va ricercata nel desiderio di questi giovani artisti di riflettere sulla (attuale) condizione umana e di esplorarne i misteri in rapporto alle immagini, che ne danno spesso, una statica e poco espressiva rappresentazione.
La sperimentazione che traspare dai presenti scatti conferma una costante di Duane Michals, che è quella di distaccarsi dalle tecniche canoniche della fotografia, come egli stesso dice: ''Ero fortunato perché non sono andato mai a scuola di fotografia e non ho imparato le regole della fotografia e, nel non imparare le regole, ero libero. Dico sempre, o siete definiti dal mezzo o ridefinite il mezzo nei termini dei vostri bisogni'' e ancora ''Non mi interessa una stampa perfetta. A me interessa un'idea perfetta. Le idee sopravvivono alle brutte stampe e alle cattive riproduzioni. Queste possono cambiare le nostre vite''.
Duane Michals e con lui anche Bartilomo, Culpo, Licata, Maiorana e Russo, preferiscono far riflettere piuttosto che colpire solo attraverso una ''bella foto''. Un tramonto o un qualunque altro soggetto rappresentato in modo banale e farebbe della fotografia solo un mezzo noioso, che certamente non è arte.
Continua così Michals ''penso che le fotografie dovrebbero essere provocatorie e non dirvi cose che già conoscete. Non ha un grande potere o magia riprodurre il volto di qualcuno in una fotografia. La magia è nel vedere le persone in nuovi sensi''.
10
dicembre 2004
Mutazioni corporee
Dal 10 dicembre 2004 all'otto gennaio 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA AGORARTE
Milano, Viale Angelo Filippetti, 41, (Milano)
Milano, Viale Angelo Filippetti, 41, (Milano)
Autore