Dal 4 Settembre, in occasione di The Venice Glass Week 2021, Beatrice Burati
Anderson Art Space & Gallery ha il piacere di presentare la mostra My Fragility, My
Strength inaugurando la nuova galleria veneziana che viene ad aggiungersi al noto Art
Space di Corte Petriana.

Due artiste a confronto sul provocatorio tema della seduzione, affrontato nei suoi due
aspetti complementari di forza e fragilità, di cui il vetro, che sia soffiato, fuso o dipinto,
è metafora perfetta.
Nataliya Chernakova sviluppa la propria indagine sulle forme d'arte come strumenti per
la manipolazione della folla, l'evoluzione della percezione e il confine tra kitsch e belle
arti, in una ricerca sugli stereotipi dell'attrazione.
Marta Sforni approfondisce una ricerca pluridecennale che affonda le radici nel grande
periodo delle nature morte fiamminghe, nella dedizione alla resa della trasparenza in
pittura, in un’attenzione costante e sensibile alla bellezza che sopravvive al tempo.
Il titolo della mostra è un omaggio alla celebre dichiarazione di Pina Bausch: "Your
fragility is also your strength".

Nataliya Chernakova (Ekaterinburg, Russia, 1990) ha studiato Industrial Design
all’Accademia Statale di Architettura e Arte di Ekaterinburg e nel 2017 ha conseguito un
master in Pittura al Royal College of Art di Londra. Ha partecipato a numerosi progetti
internazionali, tra cui Machines of Loving Grace, evento collaterale della Biennale di
Venezia (2015), e Lost Senses, realizzato con il supporto di Art Council England. Nel
2019 é stata selezionata tra i 20 artisti finalisti della XX Edizione del Premio Cairo.
Attualmente vive e lavora tra Milano e Venezia.

Marta Sforni (Milano, 1966) ha studiato architettura a Venezia e pittura a Milano. È
un’artista di fama internazionale: ha esordito a Helsinki e ha poi esposto a Londra,
Buenos Aires, New York City, Vienna, Belino, Zurigo. In italia ha partecipato a numerose
mostre collettive e personali in gallerie private e spazi pubblici ed è stata selezionata
per il premio Eccellenti Pittori. Suoi dipinti si trovano nell’Ambasciata Italiana di Berlino
e nella Collezione della Farnesina a Roma. Dopo un lungo soggiorno berlinese oggi vive
a Venezia.