La Giornata del Contemporaneo, curata da Maurizio Cattelan e patrocinata da numerosi e importanti organi politici e culturali del Paese, tra cui Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero degli Affari Esteri, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Unione delle Province Italiane, ICOM – Italia e Touring Club Italiano e con il sostegno della DARC - Direzione per l’Architettura e l’Arte Contemporanea – del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la seconda Giornata del Contemporaneo ha permesso il rafforzamento del ruolo di AMACI come interlocutore e punto di riferimento nel sistema dell’arte contemporanea e il consolidamento del ruolo dei musei nel panorama artistico di oggi e' giunta alla sua terza edizione.
Un’intera giornata di numerosi eventi – mostre, convegni, incontri programmati a livello nazionale per arricchire la proposta culturale del nostro Paese, al fine di coltivare nella coscienza collettiva la percezione dell’arte di oggi come elemento costitutivo del nostro patrimonio culturale con lo scopo di coinvolgere e sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto al ruolo dell’arte contemporanea nello sviluppo dell’identità culturale e nell’innovazione sociale ed economica.

Myst - mistica e mistero di una collezione fotografica, la prima mostra del ciclo di eventi CRAMtemporanea, a cura di Mauro Fiorese, presenta una rassegna di fotografie di alcuni dei nomi di rilievo nel panorama degli autori contemporanei: PAUL STRAND, SEBA PAVIA, ROSANNA SALONIA, KEITH CARTER, JERRY UELSMANN, MARIO GIACOMELLI, JOACHIM FROESE, OYVIND HJELMEN, MAURO FIORESE, ANDREA PEROTTI, KEN ROSENTHAL, MICHAEL KENNA, BENIAMINO TERRANEO, SIRIO MAGNABOSCO, ELAINE LING, ANDREW MIKSYS, JOEL PETER WITKIN, FEDERICO PADOVANI, BRUCE WEST, STEVE SIMON.


“La chiave di lettura di questa mostra è quella del misticismo della visione, circoscritta ad a un riferimento iconografico di tipo occidentale e cristiano, che è sempre stato quello a me più vicino e che per anni ha interessato – a volte anche solo marginalmente - autori storicamente e geograficamente così lontani ma anche così inaspettatamente e misteriosamente vicini. Tuttavia sarebbe molto interessante e stimolante continuare ad indagare sul lavoro fatto da autori vicini anche alle altre religioni, ai loro luoghi e ai loro culti. C'è oggi, infatti, un rinnovato riconoscimento della sacralità della nostra Terra e un crescente rispetto per le cose che per secoli sono state riverite. Una spiritualità di tipo universale, slegata dai singoli credo o da dogmi delle più disparate origini, a cui l'Arte è sempre servita come un cristallo trasparente per guardare al futuro, un barometro per prevedere il tempo di domani.” – estratto dal testo critico di Mauro Fiorese



“Iniziare questo viaggio con mistica e mistero di una collezione fotografica è in questo senso la migliore descrizione per quello che si sta creando al CRAM. Ho sempre ritenuto l’artista un tramite con il divino, e credo che a maggior ragione l’occhio di un fotografo riesca ad ‘aprire’ la visione di chi vedrà le opere esposte. C’è questo fascino misterioso ed incredibilmente profondo nella fotografia: chi dà un nome alle cose, in qualche modo le conosce; chi va oltre e ne riesce a catturare l’immagine è come se le possedesse. Al di là della fruizione superficiale e dell’apparenza priva di spessore che spesso si incontrano, chi fotografa ruba in un certo senso una parte di anima al soggetto fotografato, ma ne è al contempo catturato. Ed è proprio questa unione mistica e pregna di mistero allo stesso tempo che mi fa pensare ancora una volta che ai sogni non si sfugge facilmente. Per fortuna.” – estratto dal testo critico di David Tomasi