Il lavoro di Nadia Medda è complesso ed affascinante; lo descriviamo attraverso brevi testi di diversi critici:

“Nadia Medda non presenta quadri, né sculture ma forme a volte regolari, in cui colore e materia – per un’intuizione, un’idea dell’artista – si inseguono, si uniscono e rompono i limiti degli spazi definiti fuggendo e lasciando immaginare altri spazi più estesi o seguire con gli occhi altre linee.”
Annalina Ferrante

“La materia sulla quale si distende non serve a modularne l’intensità, l’espressione; il colore si muove come un corpo umano la cui forma, atteggiamento, particolarità nascono dal mondo interiore di cui è immagine, agisce una sensazione immediata che non passa attraverso filtri intellettuali ma parla una lingua che è più simile ad un suono.”
Isabella Pompei

“Nadia Medda è una pittrice la cui ricerca si è fondata ed è cresciuta sulla tematica del colore che rimane tuttora l’oggetto immediato di rapporto, dominante assoluta delle immagini.
I colori sono materia, assorbiti dalla superficie ruvida su cui si muovono. Sono colori che nascono da colori, come se il colore nascesse sempre da se stesso.”
Daniele Carlevaro