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Nadia Merica Formentini – Quasi tarsie
L’artista Nadia Merica Formentini presenta le sue “quasi tarsie”, cartoline della sua Edizione NADIAMERICA e pezzi di una composizione “Gli uccelli del paradiso”, in tranciato di essenze diverse di legno.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
>> In occasione della Sagra dell'uva e del vino a Vezzano Ligure (La Spezia) dal 18 al 21 settembre 2009, l'artista Nadia Merica Formentini presenta le sue "quasi tarsie", cartoline della sua Edizione NADIAMERICA e pezzi di una composizione "Gli uccelli del paradiso", in tranciato di essenze diverse di legno.
>> Il suo interesse principale nel “foglio” e' il segno e quindi cerca quei difetti che il mercato rifiuta, segni che registrano la storia della vita di un albero, come: agenti atmosferici, un fulmine che ha lasciato una ferita, le malattie, gli insetti e le larve che traforano da lasciare pizzi.
>> Prova difficoltà nell’intervenire per l’unicità del pezzo, la natura è maestra, ma il suo compito è creare qualche cosa. Ritaglia come un tarlo e assembla, cerca simmetrie e si lascia trasportare dai ricordi. Ricordi d’infanzia, nello scalo merci di Lissone (MI)(città del mobile) dove transitavano tronchi provenienti da tutto il mondo, e di racconti d’avventura sull’Africa.
>> Si commuove nel vedere un grande olmo, marchiato, scorticato, tagliato, e alla fine del processo ricavarne dei fogli che servono per rivestire i mobili, “fogli” di legno che richiamano ad altro..
>> La fantasia avanza dalle lenzuola a vecchie pagine manoscritte, a trovare immagini come nelle nuvole nelle radiche, e i bordi a strati richiamano le ostriche, … che mondo di leggerezza in contrasto con la pesantezza del mobile! E.. .. vola.
>> Volo, piume, frecce di indiani, code di uccelli. Uccelli paradisiaci, fantastici dalle code lunghe;….. sento il canto. Un canto di note di essenze di legno: tenere, dure, resinose e esotiche (abete, pino, olmo, frassino, tek, betulla, noce, ciliegio, ulivo, cipresso, ……) il passo successivo è bruciare il legno e sentirne i profumi .
>> “Gli uccelli del cielo” che riposano sui rami di un grande albero è stata la composizione finale. .
>> L’albero simbolo di vita in continua evoluzione,in ascensione verso il cielo evoca la verticalità, mettendo in comunicazione il sotterraneo (per le radici che scavano), la superficie (per il tronco e i primi rami) e il cielo (per i rami superiori e la cima tra i quali riposano e volano gli uccelli.)
>> ...
>> Nadia Merica Formentini
>> Il suo interesse principale nel “foglio” e' il segno e quindi cerca quei difetti che il mercato rifiuta, segni che registrano la storia della vita di un albero, come: agenti atmosferici, un fulmine che ha lasciato una ferita, le malattie, gli insetti e le larve che traforano da lasciare pizzi.
>> Prova difficoltà nell’intervenire per l’unicità del pezzo, la natura è maestra, ma il suo compito è creare qualche cosa. Ritaglia come un tarlo e assembla, cerca simmetrie e si lascia trasportare dai ricordi. Ricordi d’infanzia, nello scalo merci di Lissone (MI)(città del mobile) dove transitavano tronchi provenienti da tutto il mondo, e di racconti d’avventura sull’Africa.
>> Si commuove nel vedere un grande olmo, marchiato, scorticato, tagliato, e alla fine del processo ricavarne dei fogli che servono per rivestire i mobili, “fogli” di legno che richiamano ad altro..
>> La fantasia avanza dalle lenzuola a vecchie pagine manoscritte, a trovare immagini come nelle nuvole nelle radiche, e i bordi a strati richiamano le ostriche, … che mondo di leggerezza in contrasto con la pesantezza del mobile! E.. .. vola.
>> Volo, piume, frecce di indiani, code di uccelli. Uccelli paradisiaci, fantastici dalle code lunghe;….. sento il canto. Un canto di note di essenze di legno: tenere, dure, resinose e esotiche (abete, pino, olmo, frassino, tek, betulla, noce, ciliegio, ulivo, cipresso, ……) il passo successivo è bruciare il legno e sentirne i profumi .
>> “Gli uccelli del cielo” che riposano sui rami di un grande albero è stata la composizione finale. .
>> L’albero simbolo di vita in continua evoluzione,in ascensione verso il cielo evoca la verticalità, mettendo in comunicazione il sotterraneo (per le radici che scavano), la superficie (per il tronco e i primi rami) e il cielo (per i rami superiori e la cima tra i quali riposano e volano gli uccelli.)
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>> Nadia Merica Formentini
18
settembre 2009
Nadia Merica Formentini – Quasi tarsie
Dal 18 settembre al 15 ottobre 2009
arte contemporanea
Location
STUDIO NADIA MERICA FORMENTINI
Vezzano Ligure, Via Castello, 22, (La Spezia)
Vezzano Ligure, Via Castello, 22, (La Spezia)
Orario di apertura
In occasione della sagra dell'uva e del vino lo studio rimarra' aperto al pubblico.
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