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Nanetti + Fuorifiera
La curatrice della mostra, Anna Lombardi per la sezione E’ design di Interazioni ha voluto proporre al pubblico un tema di attualità per la produzione industriale contemporanea e non solo, attraverso un soggetto particolarissimo, i nanetti appunto, rappresentativi dell’esperienze inventive maturate negli ultimi decenni che coinvolgono una molteplice serie di problematiche relative al design attuale.
Comunicato stampa
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COMUNICATO STAMPA/articolo
Presso lo spazio espositivo dell’Associazione culturale Interazioni, di via della Rosta 46 a Udine è stata inaugurata la mostra dedicata al design NANETTI, + FUORIFIERA con la collaborazione di Confcommercio Udine e con il sostegno di IDEAEFFE.
La curatrice della mostra, Anna Lombardi per la sezione E’ design di Interazioni ha voluto proporre al pubblico un tema di attualità per la produzione industriale contemporanea e non solo, attraverso un soggetto particolarissimo, i nanetti appunto, rappresentativi dell’esperienze inventive maturate negli ultimi decenni che coinvolgono una molteplice serie di problematiche relative al design attuale.
L’analisi, i suggerimenti trovano più risposte nell’esposizione dei nanetti di più aziende e da collezione, accompagnati da un apparato didascalico che chiarisce la storia e i “retroscena” della vita di questi oggetti. E’ design risulta essere una proposta di lettura e di indagine su forme, materiali, tecniche a cui sembra sempre più opportuno rispondere. Apre il percorso
Attila, opera del Philippe Starck, (2000), produzione Kartell, in tecnopolimero termoplastico verniciato, prodotto che il noto designer francese ha “sdoganato” dal classico nanetto da giardino dal regno del kitsch, facendolo irrompere nel mondo del design. Il kitsch è un termine di origine tedesca, traducibile con “paccottiglia”. La parola camp, che letteralmente significa “pretenzioso, vistoso, inopportuno”, nel linguaggio contemporaneo allude ad un kitsch cosciente, ironizzante e provocatorio. E’ o non è Design confrontarsi con un oggetto che, pur essendo considerato Kitsch è largamente venduto, e creare un prodotto di successo?
Per la Euro3plast J. Velluto e A. Fabbian anno creato Baddy, in resina di polietilene, bioluminescente o laccata. I nanetti della Plust Collection sono caratterizzati da una tecnologia che li rende luminescenti e da un’aria decisamente poco amichevole, entrambi aspetti che li portano a ricoprire il ruolo di guardiani degli spazi aperti. Non necessitano di energia elettrica, ma solo di un po’ di sole che li “ricarichi” ogni giorno per tornare in forma, sempre vigili ed attenti…. I designer hanno voluto sottolineare che i nanetti da giardino non devono svolgere esclusivamente una funzione estetica e decorativa, ma possono essere anche utili e funzionali.
Dal prato sterminato di nani che caratterizzano la sede di Tarvisio della C. Caruso provengono i nanetti tradizionali, produzione tedesca, importati, vivacissimi e attivissimi, nascondono la loro particolare materia: resina poliestere e fibra di vetro stratificata, vernici epossidiche
Nella tradizione popolare, di origine celtica e germanica, i nanetti hanno una fisionomia indistinguibile l'una dall'altra: non hanno nome, né carattere. È Disney che, nel suo film Biancaneve e i sette nani (1937), fa diventare i nani dei tipi individuali, ognuno con una personalità. Genericamente considerati “spiriti della terra”, spesso sono raffigurati con gli attrezzi dei minatori. La produzione contemporanea declina il nanetto in tutte le attività che caratterizzano il mondo di oggi. E poi ancora il Nanetto violinista, produzione cinese, 2008, ceramica dipinta. Il Nanetto minatore, produzione cinese, 2008, gesso dipinto rivivono in un confronto trasversale con i famosi sette nani del film d’animazione disneyano. Un panorama ricco di spunti e di riflessioni fino al Nanetto illuminante di produzione cinese, del 2008, composto da resina, pannello solare, batteria e materiale rifrangente.
Maria Beatrice Bertone
Presso lo spazio espositivo dell’Associazione culturale Interazioni, di via della Rosta 46 a Udine è stata inaugurata la mostra dedicata al design NANETTI, + FUORIFIERA con la collaborazione di Confcommercio Udine e con il sostegno di IDEAEFFE.
La curatrice della mostra, Anna Lombardi per la sezione E’ design di Interazioni ha voluto proporre al pubblico un tema di attualità per la produzione industriale contemporanea e non solo, attraverso un soggetto particolarissimo, i nanetti appunto, rappresentativi dell’esperienze inventive maturate negli ultimi decenni che coinvolgono una molteplice serie di problematiche relative al design attuale.
L’analisi, i suggerimenti trovano più risposte nell’esposizione dei nanetti di più aziende e da collezione, accompagnati da un apparato didascalico che chiarisce la storia e i “retroscena” della vita di questi oggetti. E’ design risulta essere una proposta di lettura e di indagine su forme, materiali, tecniche a cui sembra sempre più opportuno rispondere. Apre il percorso
Attila, opera del Philippe Starck, (2000), produzione Kartell, in tecnopolimero termoplastico verniciato, prodotto che il noto designer francese ha “sdoganato” dal classico nanetto da giardino dal regno del kitsch, facendolo irrompere nel mondo del design. Il kitsch è un termine di origine tedesca, traducibile con “paccottiglia”. La parola camp, che letteralmente significa “pretenzioso, vistoso, inopportuno”, nel linguaggio contemporaneo allude ad un kitsch cosciente, ironizzante e provocatorio. E’ o non è Design confrontarsi con un oggetto che, pur essendo considerato Kitsch è largamente venduto, e creare un prodotto di successo?
Per la Euro3plast J. Velluto e A. Fabbian anno creato Baddy, in resina di polietilene, bioluminescente o laccata. I nanetti della Plust Collection sono caratterizzati da una tecnologia che li rende luminescenti e da un’aria decisamente poco amichevole, entrambi aspetti che li portano a ricoprire il ruolo di guardiani degli spazi aperti. Non necessitano di energia elettrica, ma solo di un po’ di sole che li “ricarichi” ogni giorno per tornare in forma, sempre vigili ed attenti…. I designer hanno voluto sottolineare che i nanetti da giardino non devono svolgere esclusivamente una funzione estetica e decorativa, ma possono essere anche utili e funzionali.
Dal prato sterminato di nani che caratterizzano la sede di Tarvisio della C. Caruso provengono i nanetti tradizionali, produzione tedesca, importati, vivacissimi e attivissimi, nascondono la loro particolare materia: resina poliestere e fibra di vetro stratificata, vernici epossidiche
Nella tradizione popolare, di origine celtica e germanica, i nanetti hanno una fisionomia indistinguibile l'una dall'altra: non hanno nome, né carattere. È Disney che, nel suo film Biancaneve e i sette nani (1937), fa diventare i nani dei tipi individuali, ognuno con una personalità. Genericamente considerati “spiriti della terra”, spesso sono raffigurati con gli attrezzi dei minatori. La produzione contemporanea declina il nanetto in tutte le attività che caratterizzano il mondo di oggi. E poi ancora il Nanetto violinista, produzione cinese, 2008, ceramica dipinta. Il Nanetto minatore, produzione cinese, 2008, gesso dipinto rivivono in un confronto trasversale con i famosi sette nani del film d’animazione disneyano. Un panorama ricco di spunti e di riflessioni fino al Nanetto illuminante di produzione cinese, del 2008, composto da resina, pannello solare, batteria e materiale rifrangente.
Maria Beatrice Bertone
11
settembre 2008
Nanetti + Fuorifiera
Dall'undici al 24 settembre 2008
design
Location
ASSOCIAZIONE CULTURALE INTERAZIONI
Udine, Via Della Rosta, 46, (Udine)
Udine, Via Della Rosta, 46, (Udine)