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Nanni Balestrini – Sfinimondo
Alla Fondazione Morra Nanni Balestrini espone SFINIMONDO, opera visiva in tre installazioni, ognuna basata su una scultura verbale di grandi dimensioni.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
ore 20.00 intervento di Achille Bonito Oliva
ore 20.30 Tommaso Ottonieri e Mariano Baìno presentano il libro di poesie Sfinimondo pubblicato dalle edizioni Bibliopolis. Segue una lettura dei testi con Raffaele Rizzo e musica di Enzo Nini.
Alla Fondazione Morra dal 20 maggio al 26 giugno 2004 Nanni Balestrini espone SFINIMONDO, opera visiva in tre installazioni, ognuna basata su
una scultura verbale di grandi dimensioni. Nella prima sala una colonna-obelisco intorno a cui si svolge un testo che celebra la forza distruttiva e creatrice della poesia: La poesia fa male... la poesia è l?apocalisse del linguaggio... Nella seconda sala un cubo rimodella la sfera terracquea disarticolata dalla globalizzazione, le sue risorse frantumate dagli sfruttamenti, i suoi popoli divisi e dispersi. Nella terza sala su una stele strappata agli orrori delle nostre guerre quotidiane parlano i segni della più antica scrittura. Completa la mostra una retrospettiva di lavori dal 1965 a oggi.
La scrittura nasce come atto visivo, è il linguaggio che s?imprime nella pietra, nell?argilla, nel marmo, che dalle stele, dagli obelischi, dalle lapidi dell?antichità impone sentenze immutabili, e oggi ricopre le metropoli con le effimere lusinghe della pubblicità e con la violenza dei graffiti sovversivi.
È la scrittura pubblica, che anticipa quella privata, e invia all?occhio delle moltitudini i suoi messaggi indiscutibili, che non attendono risposte ma assenso o indifferenza.
In questo senso la letteratura e l?arte congiuntamente hanno da sempre operato sulla materialità della parola, sul suo farsi figura e oggetto, sulla frantumazione di ogni lettura lineare.
Monumenti avulsi dalla loro funzionalità architettonica su cui i segni possono scorrere immutabili, ritmando il movimento circolare dello spettatore volonteroso e invitandolo a misurarsi con la sua capacità di interpretare nuovi percorsi della realtà, abbandonando per un istante la sua rassegnata passività.
Nanni Balestrini
Nanni Balestrini all'inizio degli anni '60 fa parte dei poeti "Novissimi" e del "Gruppo 63", che riunisce gli scrittori della neoavanguardia. Nel 1961 compone la prima poesia realizzata con un computer. È l'autore del ciclo di poesie sulla Signorina Richmond e della trilogia La Grande Rivolta (Vogliamo tutto, Gli invisibili e L?editore) sulle lotte del movimento negli anni
?70. Recentemente ha pubblicato Tutto in una volta (antologia di poesie 1954-2004) e il romanzo Sandokan, storia di camorra. Parallelamente a quella letteraria svolge un'attività nel campo delle arti visive. Ha esposto in numerose gallerie in Italia e all'estero, alla Biennale di Venezia e al Museo d?arte Contemporanea di Roma.
ore 20.30 Tommaso Ottonieri e Mariano Baìno presentano il libro di poesie Sfinimondo pubblicato dalle edizioni Bibliopolis. Segue una lettura dei testi con Raffaele Rizzo e musica di Enzo Nini.
Alla Fondazione Morra dal 20 maggio al 26 giugno 2004 Nanni Balestrini espone SFINIMONDO, opera visiva in tre installazioni, ognuna basata su
una scultura verbale di grandi dimensioni. Nella prima sala una colonna-obelisco intorno a cui si svolge un testo che celebra la forza distruttiva e creatrice della poesia: La poesia fa male... la poesia è l?apocalisse del linguaggio... Nella seconda sala un cubo rimodella la sfera terracquea disarticolata dalla globalizzazione, le sue risorse frantumate dagli sfruttamenti, i suoi popoli divisi e dispersi. Nella terza sala su una stele strappata agli orrori delle nostre guerre quotidiane parlano i segni della più antica scrittura. Completa la mostra una retrospettiva di lavori dal 1965 a oggi.
La scrittura nasce come atto visivo, è il linguaggio che s?imprime nella pietra, nell?argilla, nel marmo, che dalle stele, dagli obelischi, dalle lapidi dell?antichità impone sentenze immutabili, e oggi ricopre le metropoli con le effimere lusinghe della pubblicità e con la violenza dei graffiti sovversivi.
È la scrittura pubblica, che anticipa quella privata, e invia all?occhio delle moltitudini i suoi messaggi indiscutibili, che non attendono risposte ma assenso o indifferenza.
In questo senso la letteratura e l?arte congiuntamente hanno da sempre operato sulla materialità della parola, sul suo farsi figura e oggetto, sulla frantumazione di ogni lettura lineare.
Monumenti avulsi dalla loro funzionalità architettonica su cui i segni possono scorrere immutabili, ritmando il movimento circolare dello spettatore volonteroso e invitandolo a misurarsi con la sua capacità di interpretare nuovi percorsi della realtà, abbandonando per un istante la sua rassegnata passività.
Nanni Balestrini
Nanni Balestrini all'inizio degli anni '60 fa parte dei poeti "Novissimi" e del "Gruppo 63", che riunisce gli scrittori della neoavanguardia. Nel 1961 compone la prima poesia realizzata con un computer. È l'autore del ciclo di poesie sulla Signorina Richmond e della trilogia La Grande Rivolta (Vogliamo tutto, Gli invisibili e L?editore) sulle lotte del movimento negli anni
?70. Recentemente ha pubblicato Tutto in una volta (antologia di poesie 1954-2004) e il romanzo Sandokan, storia di camorra. Parallelamente a quella letteraria svolge un'attività nel campo delle arti visive. Ha esposto in numerose gallerie in Italia e all'estero, alla Biennale di Venezia e al Museo d?arte Contemporanea di Roma.
20
maggio 2004
Nanni Balestrini – Sfinimondo
Dal 20 maggio al 26 giugno 2004
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE MORRA – PALAZZO BAGNARA
Napoli, Piazza Dante, 89, (Napoli)
Napoli, Piazza Dante, 89, (Napoli)
Vernissage
20 Maggio 2004, ore 19