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Nanni Balestrini – VogliAMO tutto
A un mese dalla sua scomparsa, il Comune di Ravenna dedica un omaggio a Nanni Balestrini, uno dei maggiori intellettuali e artisti al centro dei cambiamenti culturali nazionali della seconda metà del 900, attraverso un excursus nella sua produzione visiva degli anni Settanta e Ottanta
Comunicato stampa
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L'Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna / Istituzione Biblioteca Classense in collaborazione con Ravenna Festival e la Fondazione Mudima di Milano, hanno il piacere di presentare, venerdì 21 giugno alle ore 18 presso la Sala del Mosaico della Biblioteca Classense di Ravenna, la mostra di Nanni Balestrini VogliAMO tutto, il secondo e nuovo capitolo del ciclo Ascoltare Bellezza 2019
La Sala del Mosaico della Biblioteca Classense, pavimentata da uno stupendo mosaico del VI secolo, ospiterà la grande tela di Nanni Balestrini “Anni '70, Anni '80” (cm 700 x 500) accompagnata dalla omonima serie di collage e dalla celeberrima tela dal titolo “POTERE OPERAIO” del 1972, uno dei lavori più significativi della ricerca poetica di Balestrini sulle condizioni espressive del linguaggio e dei contesti sociali e politici della sua enunciazione.
La produzione visiva di Nanni Balestrini degli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso si dipana a partire da una cupa successione di parole pesanti, piene di petrolio e inquietudine, ai più colorati e apparentemente leggeri collage e gouache degli anni Ottanta. Il primo è il decennio dei movimenti antagonisti, del femminismo, della psichedelia, del terrorismo e degli scontri. Con il 1979 si inaugura la pesante ondata di repressione per la quale Balestrini e altri intellettuali si trasferiscono in Francia. Lo sconvolgimento balestriniano della linearità narrativa fa si che il contesto giornalistico di allora disveli la minaccia della fine dei sogni e l’immaginazione al potere si frantumi sotto il peso di parole sospese come maledizioni, come mantra pronunciati al contrario.
Nanni Balestrini, nato a Milano nel 1935, scrittore, poeta, artista visivo, fin dagli anni Sessanta è stato al centro dei cambiamenti culturali nazionali: tra gli animatori della stagione della neoavanguardia, ha fatto parte dei poeti "Novissimi" e del "Gruppo 63" con Umberto Eco, Angelo Guglielmi, Renato Barilli, Alberto Arbasino, Amelia Rosselli, Furio Colombo, Giorgio Manganelli, Edoardo Sanguineti ed altri ancora.
Molti e autorevoli i suoi compagni di strada anche nell’esperienza di “Alfabeta”, giornale che ha animato insieme a Umberto Eco, Gillo Dorfles, Edoardo Sanguineti, Gino Di Maggio e Achille Bonito Oliva.
Nel contempo, l'artista ha maturato una straordinaria attività nel campo delle arti visive con moltissime occasioni espositive che l’hanno visto coinvolto, al Mart di Rovereto nel 2007, al Museo Pecci a Prato e Palazzo Grassi a Venezia nel 2008, al Louvre a Parigi nel 2009, al Macro di Roma nel 2016, alla dOCUMENTA 13 a Kassel nel 2012, senza dimenticare la presenza del 1993 alla Biennale di Venezia. Del resto come dichiarò lo stesso Balestrini nel 2017: “Ho l’abitudine di vedere i livelli verbale e visivo come una cosa sola (…) Ho iniziato la mia attività artistica scrivendo poesie, ma sono sempre stato interessato alle trasformazioni delle arti di avanguardia”
La mostra ravennate riprende la visione di Vogliamo Tutto - titolo espropriato dal libro cult di Nanni Balestrini (1971) che ispirò intere generazioni con la storia dell’operaio Alfonso - ovvero la sintesi delle illusioni umane e dell’incontrastato potere della rappresentazione mediatica. Le frasi e le lettere sminuzzate sono apocalittiche e leggere a un tempo. Con una buona dose di veggenza, questi lavori hanno anticipato l’avvento della virtualità e delle sue insidie, il manifestarsi di quel tecno-mondo antropofago fatto di video e parole che si mangiano il reale.
Questa particolare giornata di “Ascoltare Bellezza” che cade il 21 giugno, solstizio d'estate, è voluta degli amici e delle persone più vicine a Nanni Balestrini e sarà occasione di un ricordo affettuoso e partecipe dell'artista scomparso lo scorso 19 maggio con la lettura di alcune tra le sue poesie più significative da parte di Franco Costantini e la testimonianza di Manuela Gandini, sotto la cura di Davide Di Maggio e Paolo Trioschi.
ASCOLTARE BELLEZZA è un progetto - promosso dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna / Istituzione Biblioteca Classense in collaborazione con Ravenna Festival e Fondazione Mudima - che presenta, ogni solstizio ed equinozio dell'anno, un intervento artistico nella Sala del Mosaico della Biblioteca Classense (il cui pavimento è una importante opera musiva del VI secolo d.c). A questi fenomeni naturali che scandiscono il suseguirsi delle stagioni, viene dedicato un momento di raccoglimento attraverso l'omaggio dell'arte. Dopo Daniele Galliano che ha aperto lo scorso 20 marzo la stagione primaverile e questo tributo a Nanni Balestrini che annuncia l'estate, seguiranno Arnold Mario Dall'O' il 22 Settembre e Nicola Samorì il 21 Dicembre, rispettivamente per l'equinozio d'autunno e il solstizio d'inverno.
La Sala del Mosaico della Biblioteca Classense, pavimentata da uno stupendo mosaico del VI secolo, ospiterà la grande tela di Nanni Balestrini “Anni '70, Anni '80” (cm 700 x 500) accompagnata dalla omonima serie di collage e dalla celeberrima tela dal titolo “POTERE OPERAIO” del 1972, uno dei lavori più significativi della ricerca poetica di Balestrini sulle condizioni espressive del linguaggio e dei contesti sociali e politici della sua enunciazione.
La produzione visiva di Nanni Balestrini degli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso si dipana a partire da una cupa successione di parole pesanti, piene di petrolio e inquietudine, ai più colorati e apparentemente leggeri collage e gouache degli anni Ottanta. Il primo è il decennio dei movimenti antagonisti, del femminismo, della psichedelia, del terrorismo e degli scontri. Con il 1979 si inaugura la pesante ondata di repressione per la quale Balestrini e altri intellettuali si trasferiscono in Francia. Lo sconvolgimento balestriniano della linearità narrativa fa si che il contesto giornalistico di allora disveli la minaccia della fine dei sogni e l’immaginazione al potere si frantumi sotto il peso di parole sospese come maledizioni, come mantra pronunciati al contrario.
Nanni Balestrini, nato a Milano nel 1935, scrittore, poeta, artista visivo, fin dagli anni Sessanta è stato al centro dei cambiamenti culturali nazionali: tra gli animatori della stagione della neoavanguardia, ha fatto parte dei poeti "Novissimi" e del "Gruppo 63" con Umberto Eco, Angelo Guglielmi, Renato Barilli, Alberto Arbasino, Amelia Rosselli, Furio Colombo, Giorgio Manganelli, Edoardo Sanguineti ed altri ancora.
Molti e autorevoli i suoi compagni di strada anche nell’esperienza di “Alfabeta”, giornale che ha animato insieme a Umberto Eco, Gillo Dorfles, Edoardo Sanguineti, Gino Di Maggio e Achille Bonito Oliva.
Nel contempo, l'artista ha maturato una straordinaria attività nel campo delle arti visive con moltissime occasioni espositive che l’hanno visto coinvolto, al Mart di Rovereto nel 2007, al Museo Pecci a Prato e Palazzo Grassi a Venezia nel 2008, al Louvre a Parigi nel 2009, al Macro di Roma nel 2016, alla dOCUMENTA 13 a Kassel nel 2012, senza dimenticare la presenza del 1993 alla Biennale di Venezia. Del resto come dichiarò lo stesso Balestrini nel 2017: “Ho l’abitudine di vedere i livelli verbale e visivo come una cosa sola (…) Ho iniziato la mia attività artistica scrivendo poesie, ma sono sempre stato interessato alle trasformazioni delle arti di avanguardia”
La mostra ravennate riprende la visione di Vogliamo Tutto - titolo espropriato dal libro cult di Nanni Balestrini (1971) che ispirò intere generazioni con la storia dell’operaio Alfonso - ovvero la sintesi delle illusioni umane e dell’incontrastato potere della rappresentazione mediatica. Le frasi e le lettere sminuzzate sono apocalittiche e leggere a un tempo. Con una buona dose di veggenza, questi lavori hanno anticipato l’avvento della virtualità e delle sue insidie, il manifestarsi di quel tecno-mondo antropofago fatto di video e parole che si mangiano il reale.
Questa particolare giornata di “Ascoltare Bellezza” che cade il 21 giugno, solstizio d'estate, è voluta degli amici e delle persone più vicine a Nanni Balestrini e sarà occasione di un ricordo affettuoso e partecipe dell'artista scomparso lo scorso 19 maggio con la lettura di alcune tra le sue poesie più significative da parte di Franco Costantini e la testimonianza di Manuela Gandini, sotto la cura di Davide Di Maggio e Paolo Trioschi.
ASCOLTARE BELLEZZA è un progetto - promosso dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna / Istituzione Biblioteca Classense in collaborazione con Ravenna Festival e Fondazione Mudima - che presenta, ogni solstizio ed equinozio dell'anno, un intervento artistico nella Sala del Mosaico della Biblioteca Classense (il cui pavimento è una importante opera musiva del VI secolo d.c). A questi fenomeni naturali che scandiscono il suseguirsi delle stagioni, viene dedicato un momento di raccoglimento attraverso l'omaggio dell'arte. Dopo Daniele Galliano che ha aperto lo scorso 20 marzo la stagione primaverile e questo tributo a Nanni Balestrini che annuncia l'estate, seguiranno Arnold Mario Dall'O' il 22 Settembre e Nicola Samorì il 21 Dicembre, rispettivamente per l'equinozio d'autunno e il solstizio d'inverno.
21
giugno 2019
Nanni Balestrini – VogliAMO tutto
Dal 21 giugno al 03 settembre 2019
arte moderna e contemporanea
Location
BIBLIOTECA CLASSENSE
Ravenna, Via Alfredo Baccarini, 3, (Ravenna)
Ravenna, Via Alfredo Baccarini, 3, (Ravenna)
Orario di apertura
Nel mese di luglio: h.10-18 (giorni feriali) / h.14-18 (domenica e lunedì)
Nel mese di agosto: sino al 14 agosto h.9-14 (chiusura domenicale) / dal 15 al 31 h.14-18.
Nel mese di settembre: h.14-18
Vernissage
21 Giugno 2019, ore 18.00
Autore
Curatore