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Nanni Balestrini – Vogliamo tutto
Frittelli arte contemporanea presenta, in collaborazione con Fondazione Mudima (Milano), la mostra “Nanni Balestrini – Vogliamo tutto” che raccoglie una panoramica della produzione visiva dell’artista negli anni ’70 e ’80.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Frittelli arte contemporanea inaugura la stagione estiva giovedì 21 giugno con tre mostre dedicate a tre artisti (Nanni Balestrini, Eva Sauer, Pyotr Pavlensky) diversi per generazione e tipologie operative, legate idealmente dalla riflessione su tematiche politiche ed esistenziali, dall'indagine sui meccanismi del potere e sulle forme di controllo e censura insite nella comunicazione e negli spazi architettonici della società contemporanea.
"Nanni Balestrini - Vogliamo tutto", in collaborazione con Fondazione Mudima (Milano), presenta la produzione visiva di Nanni Balestrini (Milano, 1935) degli anni '70 e '80, che ricostruisce – come scrive Manuela Gandini nel testo che accompagna la mostra – l’atmosfera sociale e politica degli anni di piombo e di quelli reaganiani. Dal cupo susseguirsi di parole pesanti, piene di petrolio e inquietudine, ai più colorati e apparentemente leggeri collage e gouache degli anni Ottanta. La visione di "Vogliamo Tutto" – titolo espropriato al libro cult di Balestrini (1971) che ispirò intere generazioni con la storia dell’operaio Alfonso – è la sintesi delle illusioni umane e dell’incontrastato potere della rappresentazione mediatica. Le frasi e le lettere sminuzzate sono apocalittiche e leggere a un tempo. Con una buona dose di veggenza, questi lavori anticipano l’avvento della virtualità e delle sue insidie. Il manifestarsi di quel tecno-mondo antropofago fatto di video e parole che si mangiano il reale.
L'inaugurazione è accompagnata dalla reading performance a cura di Rosaria Lo Russo "Il pubblico della poesia", sintesi appassionata della poesia balestriniana di quel decennio cruciale per il nostro Paese che va dal 1969 al 1979: anni in cui i poeti lottavano con la collettività per riprendersi il mandato sociale del loro discorso politico, etico e estetico, con la parola che poteva agire come fiore utopico di sovversione e pratica di sovvertimento in irrisioni beffarde, stralunate e giocose, nel ritmo travolgente e totalizzante della poesia come performance, della poesia come bene pubblico oltre che per il pubblico, della poesia come musica della parola: gli anni della "cometa rossa" Demetrio Stratos, eroe epico di una trasformazione soffocata ma irreversibile. Nescit vox missa reverti: come scrisse Orazio; la poesia quando è tale segna un'epoca con suono immortale. La poesia epica di Balestrini ha attraversato il secondo Novecento con la sua voce forte e unica, cantando la nascita, la vita e il passaggio dalla prassi rivoluzionaria e della fantasia al potere agli anni del riflusso; una "leggenda giovane" è l'avanguardia di Nanni Balestrini, una leggenda che continua a riecheggiare e produrre nuovi poemi.
L'evento è realizzato in collaborazione con Teatro delle Arti (Lastra a Signa, FI) e Tempo Reale (Firenze).
"Nanni Balestrini - Vogliamo tutto", in collaborazione con Fondazione Mudima (Milano), presenta la produzione visiva di Nanni Balestrini (Milano, 1935) degli anni '70 e '80, che ricostruisce – come scrive Manuela Gandini nel testo che accompagna la mostra – l’atmosfera sociale e politica degli anni di piombo e di quelli reaganiani. Dal cupo susseguirsi di parole pesanti, piene di petrolio e inquietudine, ai più colorati e apparentemente leggeri collage e gouache degli anni Ottanta. La visione di "Vogliamo Tutto" – titolo espropriato al libro cult di Balestrini (1971) che ispirò intere generazioni con la storia dell’operaio Alfonso – è la sintesi delle illusioni umane e dell’incontrastato potere della rappresentazione mediatica. Le frasi e le lettere sminuzzate sono apocalittiche e leggere a un tempo. Con una buona dose di veggenza, questi lavori anticipano l’avvento della virtualità e delle sue insidie. Il manifestarsi di quel tecno-mondo antropofago fatto di video e parole che si mangiano il reale.
L'inaugurazione è accompagnata dalla reading performance a cura di Rosaria Lo Russo "Il pubblico della poesia", sintesi appassionata della poesia balestriniana di quel decennio cruciale per il nostro Paese che va dal 1969 al 1979: anni in cui i poeti lottavano con la collettività per riprendersi il mandato sociale del loro discorso politico, etico e estetico, con la parola che poteva agire come fiore utopico di sovversione e pratica di sovvertimento in irrisioni beffarde, stralunate e giocose, nel ritmo travolgente e totalizzante della poesia come performance, della poesia come bene pubblico oltre che per il pubblico, della poesia come musica della parola: gli anni della "cometa rossa" Demetrio Stratos, eroe epico di una trasformazione soffocata ma irreversibile. Nescit vox missa reverti: come scrisse Orazio; la poesia quando è tale segna un'epoca con suono immortale. La poesia epica di Balestrini ha attraversato il secondo Novecento con la sua voce forte e unica, cantando la nascita, la vita e il passaggio dalla prassi rivoluzionaria e della fantasia al potere agli anni del riflusso; una "leggenda giovane" è l'avanguardia di Nanni Balestrini, una leggenda che continua a riecheggiare e produrre nuovi poemi.
L'evento è realizzato in collaborazione con Teatro delle Arti (Lastra a Signa, FI) e Tempo Reale (Firenze).
21
giugno 2018
Nanni Balestrini – Vogliamo tutto
Dal 21 giugno all'otto settembre 2018
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEA
Firenze, Via Val Di Marina, 15, (Firenze)
Firenze, Via Val Di Marina, 15, (Firenze)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 10-19
sabato e domenica su appuntamento
Vernissage
21 Giugno 2018, ore 18
Autore