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Nata – Ricreazioni
Oltre ad alcuni tra i più rilevanti esempi della sua produzione precedente, Nata propone le sue più recenti Ricreazioni, nelle quali, a un sempre più ampio impiego di elementi eterogenei: carte, tessuti, immagini fotografiche, fa da riscontro un sempre più sicuro e deciso controllo da parte della pittura che, tramite l’uso di una personalissima gamma di cromie – dal malva , ai verdi teneri e squillanti, dai raffinatissimi grigi, ai ranciati, agli azzurri cerulei , ai blu intensi ed elettrici – e un segno energetico, liberamente esplicantesi in curve, in subitanei slanci, in improvvisi avvolgimenti giunge così a riaffermare la propria irrinunciabile aspirazione a ricreare il reale in forme e sensazioni di una sempre rinnovata e giocosa, seppur umanamente contenuta, libertà e bellezza.
A partire dal 1986 le sue opere appariranno con assiduità sulle pagine della rivista “Juliet – Art Magazine”
Nel 1987 prende parte alla mostra Una storia milanese, curata da Flavio Caroli alla Rotonda della Besana.
Intanto, a partire dalla fine del decennio, Nata verrà realizzando una nuova serie di dipinti caratterizzati dall’emergere dal nero della tela di luminose immagini ricche di mistero e di una intensa visionarietà, proposte da Marina De Stasio alla mostra Rondò Ottanta, a Sesto San Giovanni nel 1990.
Con un significativo rovesciamento Nata verrà quindi elaborando, fondendo le ancestrali suggestioni dei vasi attici con la germinazione delle forme tipica delle visioni surreali di Mirò, una vasta serie di Figure nere, simili ad arabeschi, variamente campeggianti su fondi più chiari e dilatati. Tali opere saranno esposte in una importante personale presentata sempre da Marina De Stasio alla Galleria San Fedele di Milano, nel 1995.
Tornato in Friuli nel 1996, Nata verrà ulteriormente decantando i molteplici impulsi della propria creatività, esplorando una sorta di territorio di frontiera nel quale le cose, gli enti e le immagini, perduta ogni statica identità, sembrano continuamente trasformarsi nell’opera, assumendo sempre nuovi significati, frutto di sempre nuove scoperte e relazioni. Nascono così le Coincidenze, proposte nel 1998 in una vasta personale, alla Galleria del Cavallino di Venezia. La sua attenzione andrà quindi concentrandosi sull’intensificarsi delle più diverse fenomenologie cromatiche, creando ampie serie di opere, poi proposte nella mostra Nero a Colori, tenutasi nello Spazio FVG del Centro d’Arte Contemporanea, curato da Francesco Bonami, presso Villa Manin a Passariano, nel 2004.
Nel corso del 2006, Nata verrà invitato da Alessandro Del Puppo a partecipare alla rassegna Palinsesti – Repertorio, a Palazzo Altan di San Vito al Tagliamento. Nel frattempo Nata comincerà ad avvertire l’esigenza di uscire dai tradizionali strumenti e confini della pittura, raccogliendo e immettendo nell’opera anche oggetti, cose, campionature di stoffe, supporti inusuali, in qualche modo superando ogni rigida distinzione tra l’opera d’arte e la più vasta realtà fattuale. Prenderà così vita la serie delle opere denominate Quidditas, presentate da Giancarlo Pauletto alla Galleria Sagittaria di Pordenone, nel 2007 e, tra il dicembre 2007 il gennaio successivo, esposte, a cura di Fabio Belloni, presso lo Spazio la Feltrinelli di Udine. Nel corso del 2008, Nata sarà nuovamente invitato a Palinsesti, nell’ambito della rassegna La Flagranza dell’immagine – Una ricognizione degli artisti degli anni Ottanta in Friuli Venezia Giulia.
Nella mostra presso la Galleria Comunale d’arte Contemporanea Ai Molini di Portogruaro, oltre ad alcuni tra i più rilevanti esempi della sua produzione precedente, Nata propone le sue più recenti Ricreazioni, nelle quali, a un sempre più ampio impiego di elementi eterogenei: carte, tessuti, immagini fotografiche, fa da riscontro un sempre più sicuro e deciso controllo da parte della pittura che, tramite l’uso di una personalissima gamma di cromie - dal malva , ai verdi teneri e squillanti, dai raffinatissimi grigi, ai ranciati, agli azzurri cerulei , ai blu intensi ed elettrici - e un segno energetico, liberamente esplicantesi in curve, in subitanei slanci, in improvvisi avvolgimenti giunge così a riaffermare la propria irrinunciabile aspirazione a ricreare il reale in forme e sensazioni di una sempre rinnovata e giocosa, seppur umanamente contenuta, libertà e bellezza.
L’esposizione, composta da oltre 30 opere, sarà corredata da un catalogo di 60 pagine (a cura di Dino Marangon), con 45 riproduzioni a colori, apparati biobibliografici e una breve antologia critica.
Nata – Ricreazioni
arte contemporanea
disegno e grafica
Portogruaro, Via Roma, 9, (Venezia)