Parlami d’amore, un’immersione all’interno di San Berillo, il primo e ultimo vero quartiere a luci rosse in Italia.
Natale De Fino da anni lavora a contatto diretto, confidenziale e di amicizia con le ragazze di vita, i trans , le anziane tenutarie che popolano le strade della zona centrale, ma nello stesso tempo off limits, “clandestina”, dello storico quartiere di Catania.
In mostra, dalle prime fotografie del 1999, i ritratti delle “nigeriane”, forse le più giovani e sfortunate di quella galassia, sino agli scatti realizzati appena il mese scorso che immortalano gli ultimi abitanti del quartiere per un racconto che si fa storia e testimonianza tra vecchio e nuovo, tra passato e presente.
Una ricerca perpetrata con ammirevole costanza, tanto da uscire anche dallo stereotipo del classico reportage. Niente retorica, niente speculazioni, niente mordi e fuggi per un’immagine forte. Piuttosto l’aspetto romantico, il volto segreto, le stanze, gli interni, i sorrisi e le confidenze più intime delle ragazze. Motivi a cui fa riferimento il titolo della mostra che gioca anche con il desiderio nascosto di ogni cliente. La ricerca di un amore perduto o mancato senza il quale è difficile affrontare la vita.

Natale De Fino è nato nel 1967 a Catania, città dove vive e lavora.
Decide di dedicarsi a tempo pieno alla fotografia nel 1984. E’ autodidatta.
Dopo anni di ricerca e sperimentazioni in abiti diversi come la stampa in bianco e nero e le Polaroid, lavora con la fotografia pubblicitaria e industriale.
Dal 1997 si dedica al reportage, affrontando temi di carattere sociale e di costume. Distribuito dall’agenzia Contrasto pubblica in riviste come Panorama, L’Espresso, D di Repubblica, Anna, Famiglia Cristiana, Specchio, Donna Moderna, Grazia.
Mostre personali: “Adornos” Mammut, Catania. “Addio San Berillo”, Catania. “New York, la quiete dopo la tempesta”, Galleria Luigi Ghirri, Caltagirone. “La via degli specchi”, Creative Council, Milano. “Parlami d’amore” galleria Carta Bianca fine arts, Catania.
Al momento lavora a diversi progetti quali l’avvicinamento della fotografia ai ragazzi dei quartieri disagiati, il problema dell’anoressia, una ricerca sull’impatto ambientale dell’energia eolica ed infine un progetto sull’erotismo e il feticismo.