Il progetto Conversazioni tardive con Kurt Schwitters è ideato e realizzato in quadri e disegni coi quali Natalia Brandt parla dell’incongruenza di diversi linguaggi, soffermandosi sull’inadeguatezza della percezione umana rispetto al linguaggio dell’arte. Nelle Conversazioni, spartite in singole opere, l’artista sviluppa i temi dell’indefinito temi ai quali sovente ci si abbandona nel parlare di arte.

Le opere, create con la tecnica dell’assemblaggio, possono essere intese come un repository della fascinazione suscitata dall’opera di Kurt Schwitters e dalla sua “arte dei detriti”. Rinviate nel tempo, le Conversazioni col maestro dell’assurdo dadaista riguardano tanto la tradizione quanto i tempi moderni e le narrazioni imposte della lettura dell’arte. La Brandt usa con naturalezza quale mezzo di espressione pittura, disegno, fotografia, come installazione, video e libro d’artista.
Natalia Brandt (Wągrowiec, Polonia 1983), si è laureata presso l’Accademia di Belle Arti di Poznań, dove oggi insegna nella classe di Disegno dell’Università Artistica. Ha esposto a Varsavia, Poznań e Berlino. Café Europe la ospita per la sua prima mostra italiana.