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Nativity. Una performance sul diventare madre
Un gruppo di donne con un pancione posticcio in evidenza prende un autobus dalla Stazione, nel tardo pomeriggio, come se tornasse da un viaggio, da un altrove fecondo di possibilità. Nativity è un’azione urbana dal forte contenuto politico e queer, che testimonia come il diritto alla genitorialità per tutt*, nessun* esclus*, non trovi asilo nell’Italia del 2006
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La performance Nativity, ideata e diretta da Francesco Paolo Ruggiero, viene presentata per le strade di Bologna il 14 dicembre 2006, a cura di Francesco Paolo Del Re e in collaborazione con Antagonismogay.
Il tema è quello della natività. Lo stereotipo cristiano ed eterosessuale viene affrontato con un atteggiamento queer attraverso un'iniziativa artistica dal forte contenuto politico che interviene direttamente sul tessuto della città.
L’intervento performativo ha luogo su un autobus di Bologna, in mezzo alla gente. La natività queer di Francesco Paolo Ruggiero, che si caratterizza per un atteggiamento insurrezionale e migrante, porta in giro per la città i pancioni posticci di mamme artificiali e arte-fatte. Lo scopo è dare corpo a una “zona temporaneamente autonoma” di affermazione di sè e del diritto alla genitorialità, a prescindere da orientamenti sessuali e identità di genere.
La performance ha una durata di 45 minuti. Un gruppo di donne (non necessariamente biologiche) col pancione posticcio in evidenza prende un autobus dalla stazione, nel tardo pomeriggio. Come se tornassero da un viaggio, da un altrove fecondo di possibilità, le donne portano valige e bagagli, pesi che si aggiungono al peso del puerperio.
Il gruppo di donne costituisce una sorta di famiglia irregolare, che si regge su rapporti di perfetta specularità tra i diversi membri. Le donne non hanno accanto a loro i partner che dovrebbero averle fecondate; sono madri di provetta, gravide di fecondazioni assistite. Ciascuna è partner per le altre. Una grande famiglia formata solo da madri. Una famiglia in viaggio.
Arrivate a Piazza Maggiore le donne, con le loro pance e i loro bagagli, scendono e restano in attesa di un altro autobus.
In questo passaggio da un autobus all’altro si procrastina il raggiungimento della meta e il momento del parto. E l’omofonia tra parto e partenza mette in luce che il diritto alla genitorialità per tutt*, nessun* esclus*, non trova asilo nell’Italia del 2006.
Nel corso dell’azione sarà girato un video.
Francesco Paolo Del Re
Il tema è quello della natività. Lo stereotipo cristiano ed eterosessuale viene affrontato con un atteggiamento queer attraverso un'iniziativa artistica dal forte contenuto politico che interviene direttamente sul tessuto della città.
L’intervento performativo ha luogo su un autobus di Bologna, in mezzo alla gente. La natività queer di Francesco Paolo Ruggiero, che si caratterizza per un atteggiamento insurrezionale e migrante, porta in giro per la città i pancioni posticci di mamme artificiali e arte-fatte. Lo scopo è dare corpo a una “zona temporaneamente autonoma” di affermazione di sè e del diritto alla genitorialità, a prescindere da orientamenti sessuali e identità di genere.
La performance ha una durata di 45 minuti. Un gruppo di donne (non necessariamente biologiche) col pancione posticcio in evidenza prende un autobus dalla stazione, nel tardo pomeriggio. Come se tornassero da un viaggio, da un altrove fecondo di possibilità, le donne portano valige e bagagli, pesi che si aggiungono al peso del puerperio.
Il gruppo di donne costituisce una sorta di famiglia irregolare, che si regge su rapporti di perfetta specularità tra i diversi membri. Le donne non hanno accanto a loro i partner che dovrebbero averle fecondate; sono madri di provetta, gravide di fecondazioni assistite. Ciascuna è partner per le altre. Una grande famiglia formata solo da madri. Una famiglia in viaggio.
Arrivate a Piazza Maggiore le donne, con le loro pance e i loro bagagli, scendono e restano in attesa di un altro autobus.
In questo passaggio da un autobus all’altro si procrastina il raggiungimento della meta e il momento del parto. E l’omofonia tra parto e partenza mette in luce che il diritto alla genitorialità per tutt*, nessun* esclus*, non trova asilo nell’Italia del 2006.
Nel corso dell’azione sarà girato un video.
Francesco Paolo Del Re
14
dicembre 2006
Nativity. Una performance sul diventare madre
14 dicembre 2006
performance - happening
Location
PIAZZA MEDAGLIE D’ORO
Bologna, Piazza Delle Medaglie D'oro, (Bologna)
Bologna, Piazza Delle Medaglie D'oro, (Bologna)
Vernissage
14 Dicembre 2006, ore 17
Sito web
francescopaolo.ruggiero.googlepages.com/nativity
Autore
Curatore