La francese NAZI KNIFE è una delle sigle chiave della outsider art anni 2000. Un po’ fanzine autoprodotta un po’ graphbook d’artista, la creatura curata da Jonas Delaborde e Hendrik Hegray ha pubblicato il meglio del dessin contemporain (“disegno contemporaneo”) statunitense ed europeo: attorno alla ‘zine parigina si è coagulato un network di artisti e illustratori che spazia da Mat Brinkman a Shoboshobo, da Mike Diana a Leif Goldberg, da Christopher Forgues a Stephane Prigent; tra astrazioni optical, sbilenchi schizzi a pennarello, found photographs, rigurgiti naif e infantilismi Do It Yourself, le pagine di NAZI KNIFE valgono come manifesto di una scena ramificatissima e scalpitante, per una geografia di nomi che vanno da Parigi a New York, da Anversa a Helsinki, da Londra a Berlino.

Nel corso degli anni gli artisti di NAZI KNIFE hanno collaborato con editori come Nieves ed esposto sia nei più importanti circuiti dell’arte contemporanea che nei consueti spazi della comunità “off” europea (Nog Gallery, Motto Berlin, Un Regarde Moderne…). Impossibile inoltre tacere sul rapporto che lega NAZI KNIFE alla galassia musicale underground, in special modo di area noise/weird/sperimentale (collaborazioni con Wolf Eyes, pubblicazione di nastri e cassette in edizione limitata, opere firmate James Ferraro e Spencer Clark…).

Dall’8 al 29 maggio, Motelsalieri ospiterà quella che è la prima italiana della sigla nata a Parigi oramai quattro anni fa. I due fondatori Delaborde ed Hegray presenteranno il nuovo volume della rivista cartacea (arrivata al numero 6), all’interno di guest at, il progetto di “temporary art exhibitions” che già ha coinvolto altri nomi simbolo dell’outsider culture mondiale come Daniel Johnston e David Tibet. Gli spazi di Motelsalieri daranno alloggio a una mostra collettiva con originali provenienti da alcuni dei più noti contributors della ‘zine; tra questi: Andy Bolus (anche noto come Evil Moisture e fiancheggiatore di lungo corso del collettivo transnazionale Le Dernier Cri), Shoboshobo (studio creativo con collaborazioni che vanno dal New York Times al colosso dell’abbigliamento H&M), Kérozen (ovvero Stephane Prigent, il “grande vecchio” del dessin contemporain francese e fondatore di Frèderic Magazine), e altri.

A corredo della mostra, l’opening dell’8 maggio prevede inoltre una performance musicale firmata Helicoptère Sanglante, e un wall drawing concepito appositamente per l’occasione dagli stessi Delaborde ed Hegray.