Arte e scienza, oggi, costituiscono un complesso rapporto che si protrae in un reciproco confronto vivacemente dialettico, aprendo innumerevoli canali di comunicazione tra discipline che spaziano dall'arte all'ecologia, passando per il mercato azionario, la medicina, la musica, gli organismi biologici e le società. La teoria del caos è parte integrante di una branca più vasta della scienza detta "Teoria dei sistemi non lineari", essa pone attenzione ai legami e alle interazioni all'interno di un sistema, piuttosto che concentrarsi sulle singole parti di esso. Al posto di sistemi chiusi e isolati, il mondo viene pensato in termini di sistemi aperti che possono organizzarsi spontaneamente, sviluppare strutture interne e dimostrare sia gradi di stabilità sia gradi di adattamento alle variazioni attraverso un continuo scambio di materia, energia, informazione, dove per informazione si deve intendere il dare "forma" all'energia.

La consapevolezza che la teoria del caos possa intendersi come ponte tra le arti e le scienze, costituisce il filo tematico che accomuna le scelte di 12 artisti in un dialogo dove la struttura espositiva e la musica faranno da specchio alla volontà di creare un percorso sensoriale coinvolgente il pubblico fruitore.