Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Nel mare dell’intimità. L’Archeologia subacquea racconta l’Adriatico
Un rosario di racconti, anzi le mille e una notte dell’Adriatico, un libro aperto con le tante storie di uomini e donne che hanno guardato l’Adriatico da una riva o dal ponte di una nave, che lo hanno invocato per placarne le furie o su di esso si sono avventurati alla ricerca di venti propizi, imprese e fortuna su navi spinte in volo dalle vele.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Predrag Matvejević nella sua opera più famosa, Breviario Mediterraneo, scrisse che «il Mediterraneo è il mare della vicinanza, l’Adriatico è il mare dell’intimità». A questa poetica intuizione si ispira il titolo della mostra dedicata alla memoria dello scrittore slavo. La mostra, allestita al Salone degli Incanti, si aprirà al pubblico domenica 17 dicembre 2017. Accompagnata da eventi collaterali, visite guidate e laboratori didattici sarà visitabile fino al 1° maggio 2018.
Oltre sessanta le Istituzioni culturali coinvolte e 50 gli studiosi che hanno collaborato alla realizzazione della mostra. Provengono da musei dislocati in cinque Paesi europei, e cioè Italia, Croazia, Slovenia, Montenegro e Grecia, gli oltre mille reperti che saranno esposti, per la prima volta tutti assieme, in uno spazio di più di duemila metri quadrati. Un percorso, articolato per macrotemi, che vuole essere un’ ideale e diacronica veleggiata attraverso i secoli e i paesaggi costieri in continua evoluzione, dall’età pre-romana all’epoca moderna. Per raccontare le tante storie è stata scelta come voce narrante l’archeologia subacquea e sono state privilegiate le storie che il mare stesso custodiva nei suoi fondali o lambiva lungo le rive: i paesaggi costieri antichi, gli insediamenti, le strutture dei porti e degli approdi, i relitti delle imbarcazioni, le discariche portuali, i reperti senza contesto. Ci si è spinti fino alle lagune e si è risalito qualche fiume, per accedere allo spazio “dilatato” dell’Adriatico, alla ricerca di navi e di porti fantasma inghiottiti dalle terre emerse. Una mostra esito di progetti di ricerca, di missioni congiunte, di joint ventures dai risultati eccellenti. Una mostra che è essa stessa un progetto di ricerca. Una mostra che vuole essere punto di partenza per altre iniziative e altri progetti, e accendere i riflettori su una necessaria riflessione sul futuro del patrimonio sommerso e sull’archeologia subacquea oggi in Italia, sulla quale, dopo le pionieristiche esperienze del secolo scorso, sembra essere calato il sipario.
Oltre sessanta le Istituzioni culturali coinvolte e 50 gli studiosi che hanno collaborato alla realizzazione della mostra. Provengono da musei dislocati in cinque Paesi europei, e cioè Italia, Croazia, Slovenia, Montenegro e Grecia, gli oltre mille reperti che saranno esposti, per la prima volta tutti assieme, in uno spazio di più di duemila metri quadrati. Un percorso, articolato per macrotemi, che vuole essere un’ ideale e diacronica veleggiata attraverso i secoli e i paesaggi costieri in continua evoluzione, dall’età pre-romana all’epoca moderna. Per raccontare le tante storie è stata scelta come voce narrante l’archeologia subacquea e sono state privilegiate le storie che il mare stesso custodiva nei suoi fondali o lambiva lungo le rive: i paesaggi costieri antichi, gli insediamenti, le strutture dei porti e degli approdi, i relitti delle imbarcazioni, le discariche portuali, i reperti senza contesto. Ci si è spinti fino alle lagune e si è risalito qualche fiume, per accedere allo spazio “dilatato” dell’Adriatico, alla ricerca di navi e di porti fantasma inghiottiti dalle terre emerse. Una mostra esito di progetti di ricerca, di missioni congiunte, di joint ventures dai risultati eccellenti. Una mostra che è essa stessa un progetto di ricerca. Una mostra che vuole essere punto di partenza per altre iniziative e altri progetti, e accendere i riflettori su una necessaria riflessione sul futuro del patrimonio sommerso e sull’archeologia subacquea oggi in Italia, sulla quale, dopo le pionieristiche esperienze del secolo scorso, sembra essere calato il sipario.
16
dicembre 2017
Nel mare dell’intimità. L’Archeologia subacquea racconta l’Adriatico
Dal 16 dicembre 2017 al primo maggio 2018
archeologia
Location
SALONE DEGLI INCANTI – EX PESCHERIA CENTRALE
Trieste, Riva Nazario Sauro, 1, (Trieste)
Trieste, Riva Nazario Sauro, 1, (Trieste)
Vernissage
16 Dicembre 2017, h 17.30 su invito
Sito web
www.nelmaredellintimita.it
Curatore